La camorra a Pianura, avanzano i microclan

NAPOLI – La camorra, a Pianura, si regge su nuovi equilibri. Gli affari sono ridimensionati rispetto al passato. Si ragiona alla giornata. Le organizzazioni criminali più strutturate, e con legami con realtà malavitose di altri quartieri, sono pressoché estinte. I boss sono tutti in carcere e ci rimarranno ancora per molto. Merito della Direzione distrettuale antimafia che negli ultimi anni, nel popoloso quartiere di Napoli ovest, ha svolto un grande lavoro fatto di inchieste chirurgiche e maxi blitz. Ci sono state stagioni drammatiche. Bombe, agguati, il rapimento culminato in omicidio di un parente di un uomo legato a una cosca. Fu, in particolare, quest’ultimo episodio a provocare un’onda di indignazione senza eguali. Poi arrivò la maxi retata. Il rumore degli scatti di manette e degli elicotteri riecheggia ancora oggi tra le palazzine popolari.
La situazione oggi è più ‘tranquilla’, insomma, potremmo dire meno violenta. Ma non per questo meno preoccupante. In via Evangelista Torricelli comanda sempre il gruppo criminale erede dei Pesce-Marfella, i Carillo-Perfetto. O, meglio, i reduci del clan, colpito nel luglio di due anni fa da un maxi blitz. Sempre in via Evangelista, però, starebbe emergendo una nuova piazza di spaccio. Il viavai è imponente. Il business, però, non sarebbe diretto da uomini affiliati ai Carillo-Perfetto. Questione di confini labili: i gruppi criminali oggi non si fanno la guerra, preferendo non attirare le forze dell’ordine, con l’unico obiettivo di tenersi stretta la propria (piccola) fetta di guadagno. L’altra grande organizzazione criminale decimata dal blitz dell’estate 2022 è quella rappresentata dall’alleanza tra le famiglie malavitose dei Calone, degli Esposito e dei Marsicano. Sia i Carillo-Perfetto che i Calone-Esposito-Marsicano hanno costruito le proprie ‘fortune’ sulle alleanze con le realtà malavitose più potenti di Napoli. Mazzarella e Alleanza di Secondigliano in primis, ma anche i clan di Soccavo e Fuorigrotta. Accordi stretti in nome degli affari, sul buon vicinato, soprattutto quelli legati al traffico di sostanze stupefacenti. Il ‘quartier generale’ dei Calone-Esposito-Marsicano è, secondo gli inquirenti, ubicato in via Napoli. Zona dove altri soggetti avrebbero preso a spacciare con veemenza e costanza. In questo nuovo scenario criminale vanno, inoltre, ad aggiungersi alcune scarcerazioni ‘eccellenti’, gente che è tornata in libertà, o comunque nel quartiere, dopo anni e anni di reclusione. Via Napoli è una delle zone più calde del quartiere. Qui ci sarebbe un’altra piazza di spaccio, monitorata con sistema di videosorveglianza, che – stando ai movimenti sospetti – si starebbe ingrandendo ogni giorno di più.
I nuovi cognomi che circolano negli ambienti criminali sono D’Anna, Santagata, Romano. E poi ci sarebbe il ritorno prepotente dei Lago, famiglia che ha scritto pagine buie a Pianura. Insomma, la nuova mala del quartiere si è smarcata dalla storica logica della contrapposizione tra i due maxi clan, e oggi gli affari legati alla droga sono appannaggio di micro-clan che puntano soltanto a monetizzare con lo spaccio. Spaccio che rispetto al passato ha cambiato modalità: dalla tradizionale piazza di droga si è passati alle consegne a domicilio. Ci si mette d’accordo con il pusher, fissando un luogo e un’ora per lo scambio, e il gioco è fatto.

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