La Casa Bianca paragona il killer della Nuova Zelanda alle dem Pelosi e Ocasio-Cortez. Critiche a Trump

La deputata democratica Rashida Tlaib ha denunciato l'assenza di condanne forti da parte del presidente sui movimenti razzisti

in foto Donald Trump

WASHINGTON – Polemica sul silenzio del presidente americano Donald Trump sulla minaccia ‘suprematista’ bianca negli Stati Uniti a due giorni dall’attacco contro due mosche in Nuova Zelanda in cui sono morti 50 fedeli musulmani. Il capo di gabinetto ad interim della Casa Bianca Mick Mulvaney ha fermamente smentito ogni legame tra le retorica anti-immigrazione del Tycoon e le motivazioni razziste del killer di Christchurch.

Trump nella bufera, la smentita

“Il presidente non è un suprematista bianco”, ha esordito parlando a Fox News Sunday. Facendo riferimento al manifesto di Brenton Tarrant che cita il presidente come “simbolo di una rinnovata identità bianca”. “Non so quante volte dobbiamo dirlo – ha aggiunto Mulvaney – E semplicemente a fare questa domanda ogni volta che qualcosa del genere accade all’estero o anche a livello nazionale, per dire ‘Oh mio Dio, deve essere in qualche modo colpa del presidente’, dimostra una grande politicizzazione di tutto quello che sta minando le istituzioni che abbiamo nel Paese oggi”.

Il paragone tra le dem e il killer della Nuova Zelanda

Mulvaney va addirittura oltre, e accosta l’autore della strage alla speaker della Camera Nancy Pelosi e alla deputata progressista democratica, Ocasio-Cortez. “Più che dipingere Brenton Tarrant come un supporter di Trump bisogna guardare ai suoi passaggi eco-terroristici nel suo manifesto. E allinearlo con Nancy Pelosi o Ocasio-Cortez”, ha dichiarato.

La linea morbida di Trump sul razzismo

La deputata democratica Rashida Tlaib, una dei due musulmani eletti al Congresso, ha comunque denunciato l’assenza di condanne forti da parte del presidente sui movimenti razzisti. Dato che ad oggi “Trump è l’uomo più potente de mondo, ed è capace di inviare messaggi forti e chiari”. “Lo abbiamo fatto sul terrorismo straniero – ha aggiunto – Dobbiamo farlo per il terrorismo interno, contro l’ideologia della supremazia bianca che vince quotidianamente terreno”.

Il presidente americano si è infatti limitato a condannare “l’orribile massacro” di venerdì. Ma quando gli è stato chiesto se vede un aumento dei movimenti di suprematisti bianchi nel mondo ha ridimensionato il fenomeno. Riducendolo ad un “piccolo gruppo di persone con problemi molto seri”. Parole che contrastano con i dati forniti dalla Anti-Defamation League: il 71% delle morti legate all’estremismo negli Usa tra il 2008 e il 2017 è responsabilità degli estremisti di destra.

(LaPresse/AFP/di Valentina Innocente)

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