La coerenza dei politici: tutti campioni

Da Renzi a Berlusconi...

Proviamo ad aprire la cassapanca dei ricordi e a tirare fuori il vecchio gioco della coerenza. Ormai l’hanno tutti dimenticata, declassata, ma a qualche nostalgico piace ancora: Renzi l’8 agosto 2019 dice “Conte dimettiti”, mentre il giorno dopo (9 agosto) Salvini apre la crisi e Renzi rincula: “Non voteremo la sfiducia, meglio non andare al voto”; Salvini invece è passato da “i napoletani puzzano come i cani” a “prima i napoletani”; Di Maio voleva abbattere i grandi editori dei grandi quotidiani e invece ha confezionato una legge che non li tocca e ammazza solo i piccoli editori dei quotidiani locali; Berlusconi… vabbé, meglio chiuderla qui.

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