La distrazione di un attimo dura 5 anni

Serve più di un lustro per la decomposizione di un mozzicone di sigaretta così molti Comuni hanno deciso di vietare il fumo in spiaggia. Un anno per un giornale, 500 per la plastica che non ‘scompare’ mai del tutto

L’ambiente è continuamente sotto attacco. Il nemico numero uno del nostro pianeta è la distrazione. Tutte quelle scelte che facciamo senza essere consapevoli dei danni enormi che causiamo agli ecosistemi. Un’indagine condotta nel settembre scorso, ‘The Pandemic Is Heightening Environmental Awareness’ realizzata da Boston Consulting Group (Bcg), azienda di consulenza strategica, su oltre tremila persone a livello globale, ha dimostrato come la pandemia abbia migliorato la consapevolezza ambientale.

In particolare il 70% dei cittadini si definisce oggi più consapevole, rispetto a prima del Covid-19, del fatto che l’attività umana minacci il clima e che il degrado dell’ambiente, a sua volta, sia una minaccia per gli esseri umani. Ma c’è ancora molto da fare nel concreto, soprattutto per quanto riguarda i piccoli gesti. Lo dimostrano le condizioni dell’ambiente, troppo spesso deturpato da rifiuti di ogni tipo. In questi mesi molte associazioni ‘green’ hanno organizzato giornate di pulizia delle spiagge per liberarle dall’immondizia. Sono state raccolte tonnellate di rifiuti, gettati in mare e sui litorali. Siamo sicuri di conoscere davvero i danni provocati dalle scelte antiecologiche? Scopriamo nel dettaglio quanto impiegano i rifiuti per decomporsi.

SIGARETTA: PIU’ DI 5 ANNI
A chi non è capitato di sdraiarsi sulla spiaggia e trovare tra la sabbia il filtro di una sigaretta? Quella dei filtri abbandonati sul bagnasciuga è una vera è propria piaga, tanto che molti Comuni italiani hanno deciso di vietare il fumo sui litorali, con multe severe per i trasgressori. Che danno provocano al pianeta le sigarette lasciate sulla sabbia? Una sigaretta senza filtro impiega dai 6 ai 12 mesi per dissolversi, perché è fatta di sola carta e tabacco, quindi è biodegradabile. Il problema sono i filtri, realizzati invece in materiale chimico sintetico molto resistente. Per la decomposizione servono più di 5 anni.

PER LA PLASTICA 500 ANNI
La distrazione di un secondo può costare molto. Vediamo nel dettaglio quanto impiegano a decomporsi i materiali. Il torsolo di una mela torsolo di mel ha bisogno di un mese per scomparire, lo stesso anche la buccia di una banana. Per un fazzoletto di carta occorrono 3 mesi, serve un anno invece per la decomposizione di un quotidiano. Per smaltire una gomma da masticare servono 5 anni, più di mezzo secolo occorre per il polistirolo. Una lattina d’alluminio ‘scompare’ in tempi compresi tra i 10 e i 100 anni. I tempi si allungano e di molto per altri tipi di materiali. Per un sacchetto di plastica servono in media 500 anni (i tempi variano tra i 100 e i 1000 anni). Stesso tempo anche per la decomposizione di un accendino. Pannolini e assorbenti hanno bisogno di circa 500 anni per dissolversi, una bottiglia di plastica, invece, non scompare mai completamente ‘trasformandosi’ in microplastiche. L’unica soluzione è ridurre la quantità di plastica e stare attenti alle nostre scelte quotidiane. Il pianeta paga già da decenni a caro prezzo.

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