La Juve di Sarri è un cantiere aperto: solo 3-3 con il K-League Stars

Con CR7 in panchina tutta la partita, i bianconeri di essere ancora molto indietro per quanto riguarda la condizione atletica e l'aspetto dell'organizzazione difensiva

Foto Cafaro/LaPresse

MILANO – La Juventus di Maurizio Sarri fatica a ingranare e senza Cristiano Ronaldo son dolori. A Seul, ultima tappa della turnè in Asia, i bianconeri non vanno oltre un 3-3 in amichevole contro le K-League Stars salvati nel finale dal partente Matuidi e dai gol dei giovani U23 Muratore e Pereira.

Una Juve senza CR7

Con CR7 in panchina tutta la partita, la Juve dimostra di essere ancora molto indietro per quanto riguarda la condizione atletica (e quello è normale) ma soprattutto sotto l’aspetto dell’organizzazione difensiva: con sette gol presi in tre partite, nonostante le buone impressioni destate da de Ligt, per Sarri c’è ancora tanto da lavorare.

La partita è iniziata con un’ora di ritardo a causa del traffico che ha bloccato il pullman della Juve mentre si recava allo stadio. Sarri lascia in panchina Ronaldo e schiera in attacco ancora Higuain, con Mandzukic e Bernardeschi. In difesa de Ligt è il titolare con Rugani al fianco, sulle fasce Cancelo e il giovane Beruatto. A centrocampo Pjanic, Emre Can e l’altro Under 23 Muratore.

Avversari in vantaggio, i bianconeri rispondono con Muratore

Dopo 8′ selezione coreana in vantaggio con un gran gol dalla distanza di Osmar, su palla persa a centrocampo di Higuain. Il Pipita si riscatta un minuto dopo servendo a Muratore l’assist dell’immediato pareggio. Dopo un inizio un po’ sonnolento, la Juve inizia a prendere in mano il gioco sfiorando il raddoppio con Pjanic e Higuain. Nel finale di tempo, ancora bianconeri pericolosi con Beruatto e Rugani.

I coreani mettono sotto scacco la Juve di Sarri

Poi dopo che Sarri è costretto a inserire Pinsoglio per l’acciaccato Szczesny, a trovare il gol sono i coreani con un gran sinistro di Cesinha. L’attaccante si toglie poi lo sfizio di esultare alla Cristiano Ronaldo, che non la prende benissimo. Nell’intervallo i due si chiariscono.

Nel secondo tempo, ben dieci i campi nella selezione della K-League mentre la Juve rientra con gli stessi undici. Al 50′ sono ancora i coreani a trovare il gol con un bel diagonale al volo di Taggart. A mezzora dal termine, Sarri fa entrare Bonucci per Rugani in difesa, Matuidi e Rabiot in mezzo al campo per Pjanic ed Emre Can. Spazio poi per l’U23 Coccolo per Beruatto.

Matuidi e Pereira ristabiliscono gli equilibri

Il più pericoloso fra i bianconeri è ancora Higuain insieme a Rabiot. Nel finale, dopo due occasioni fallite dal team K-League, la Juve accorcia le distanze con un gollonzo di Matuidi. La squadra di Sarri ci crede e prima sfiora il 3-3 con Bernardeschi, poi lo trova con una giocata deliziosa del talentuoso Pereira. Prima del triplice fischio finale è ancora Bernardeschi a sfiorare il clamoroso 4-3. Finisce così la turnè asiatica della Juventus, che domani rientrerà in Italia e da lunedì tornerà a lavorare alla Continassa.

(LaPresse/di Antonio Martelli)

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