La Leopolda, la manifestazione di Lega e FdI, le Regionali in Umbria: ottobre mese decisivo per la politica italiana

Una vittoria giallorossa rafforzerebbe l'esecutivo e i due maggiori partiti

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 05-06-2018 Roma Politica Senato. Voto di fiducia al Governo Conte Nella foto Matteo Salvini, Matteo Renzi Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 05-06-2018 Roma (Italy)Politic Senate. Confidence vote for Conte government In the pic Matteo Salvini, Matteo Renzi

ROMA – L’addio improvviso dell’ormai ex deputata di Forza Italia Renata Polverini, data verso l’adesione a Italia Viva di Matteo Renzi apre ufficialmente un altro fronte per Silvio Berlusconi. Il Cav è ora stretto nella morsa dei due Matteo, Salvini alla sua destra e Renzi alla sua sinistra, e rischia di scomparire. E questo mese di ottobre può essere un mese spartiacque per Fi: il 19 ottobre c’è la manifestazione del Carroccio contro il governo Conte, tanti i dirigenti azzurri che vorrebbero partecipare ufficialmente. E c’è la Leopolda: la kermesse renziana a cui potrebbero aderire diversi esponenti di Forza Italia. Ma ottobre è un mese decisivo anche per il governo giallorosso: l’esito delle Regionali in Umbria, primo test per l’accordo Pd-M5S, avrà ricadute sul futuro dell’esecutivo.

Intervenuta ai microfoni di Radio Cusano Campus, la Polverini è stata tranciante: “La scorsa settimana Matteo Renzi ha difeso Silvio Berlusconi sull’aggressione in campo giudiziario. Nella storia di FI nessuno aveva difeso Berlusconi con tanta veemenza come ha fatto lui. Renzi – rincara – ha parlato con quei valori che forse oggi in FI non ci sono più“. Insomma, il quadro è chiero. Da un lato c’è chi sulla scia del governatore ligure Giovanni Toti vorrebbe Forza Italia alleata a pieno regime del blocco sovranista Lega-Fratelli d’Italia. Dall’altro c’è chi vorrebbe il partito al centro, forse alleato con Italia Viva di Renzi. Nel mezzo c’è Berlusconi, che ha il dovere di tirare Fi fuori da un empasse mortifero. Perché se è vero che scimmiottare Salvini porterebbe alla perdita d’identità e strizzare l’occhio a Renzi allargherebbe l’emorragia di voti verso Carroccio e Giorgia Meloni, restare senza linea politica bene non fa.  

Regionali in Umbria, tornata spartiacque per il Conte-bis

Ma ottobre è un mese decisivo anche per il governo Conte. Le Regionali in Umbria diranno se l’accordo Pd-M5S può avere o meno un futuro. Una vittoria giallorossa rafforzerebbe l’esecutivo e i due maggiori partiti, indebolendo il centrodestra e Matteo Salvini. Viceversa, un’affermazione della candidata del Carroccio provocherebbe l’effetto diametralmente opposto. Importante sarà capire, in caso di un’eventuale sconfitta giallorossa, le percentuali in campo. Se l’asse dem-pentastellati resterà competitiva sarà difficile mettere in discussione l’azione di governo. Staremo a vedere.

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