La mala di Secondigliano e Pianura alla conquista del feudo dei Moccia

La mala di Secondigliano e Pianura alla conquista del feudo dei Moccia
La mala di Secondigliano e Pianura alla conquista del feudo dei Moccia

AFRAGOLA – Sono tutti dentro, i vertici del clan Moccia, la cosca partita da Afragola, armi in mano, alla conquista dei salotti finanziari nazionali che contano, per poi indossare colletti bianchi e penetrare in business milionari, come dimostrano le numerose inchieste della magistratura che negli anni hanno colpito l’organizzazione criminale tra le più potenti d’Italia.

Sono tutti dentro – i tre fratelli Luigi, Antonio e Angelo (detto Enzo), così come Filippo Iazzetta, loro cognato – e chi è fuori ormai nutre poco interesse sugli affari illeciti della città di origine, Afragola, un enorme bacino di imprese, con la stazione dell’alta velocità a legarla con Roma (città che, di fatto, ha adottato i Moccia) e con il resto dello Stivale. Non soltanto logisticamente.

Ma il vuoto di potere ad Afragola di interessi ne genera. Non è un caso se gli investigatori esperti del territorio hanno captato la presenza di soggetti in odore di criminalità organizzata provenienti da altre zone. Nello specifico, dai quartieri napoletani di Pianura e Secondigliano, ma anche da luoghi vicini, da Caivano, ad esempio. Vogliono tutti prendere in mano le redini criminali della città. I pericoli sono anche interni: esponenti della mala del rione dei Mattoni proseguono spediti la propria marcia verso il potere.

Potere che si traduce, in sostanza, in due business: estorsioni e droga, l’affare che i padrini del clan Moccia hanno sempre rifiutato. Mentre Secondigliano fatturava milioni di euro all’anno con gli stupefacenti, ad Afragola la ‘roba’ non girava. Oggi, però, basta fare un giro nei luoghi della movida per rendersi conto di quanto la situazione sia cambiata. E questo grazie all’arrivo in città di soggetti provenienti da diverse realtà malavitose. Uno scenario che potrebbe mutare presto in caso di scintille tra gruppi contrapposti.

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