La nostra dieta affama il pianeta

L’impegno della Fao per un sistema di produzione responsabile: quello attuale non è più sostenibile per poveri ed ambiente. I governi devono favorire la diversità vegetale e stressare meno le risorse

L’alimentazione ha un ruolo chiave nella salvaguardia dell’ambiente. E la questione è tanto importante da essere al centro del dibattito delle organizzazioni internazionali. La sicurezza alimentare e la nutrizione vengono viste sempre di più come vettori chiave per lo sviluppo sostenibile. In questa ottica di recente la Commissione delle Nazioni Unite per la popolazione e lo sviluppo (Cpd) ha approvato una risoluzione destinata ad arricchire e intensificare la discussione sul regime alimentare in occasione del prossimo UN Food Systems Vertice. La Fao guida la commissione per richiedere azioni che favoriscano modelli di consumo e produzione responsabili. L’accordo, presentato dal segretario generale delle Nazioni unite alla commissione, e a cui la Fao ha dato un contributo sostanziale, abbraccia una vasta gamma di temi: dalla necessità di rendere le diete salutari alla portata di tutti all’importanza di assicurare opportunità di reddito a tutti anche come capitale, da questioni tecniche come le trasformazioni intensive del settore che possono ridurre la necessità di posti di lavoro e manodopera, alla necessità di governance per assicurarsi che i benefici siano disponibili per tutti, compresi i piccoli proprietari e le persone emarginate. L’ampiezza degli argomenti illustra quanto complesso sarà il compito del passaggio a sistemi agroalimentari sostenibili.

Il rapporto

Secondo il rapporto della Fao l’alimentazione è un elemento chiave anche perché la popolazione è destinata a crescere. Il numero di persone di età pari o superiore a 65 anni dovrebbe più che raddoppiare dal 2020 per raggiungere 1,5 miliardi nel 2050, influenzando la domanda di vari tipi di cibo e il fabbisogno energetico dietetico minimo. In tutto il mondo, solo il 19% dei bambini di età compresa tra 6 e 23 mesi segue una dieta minimamente accettata e solo la metà consuma il numero minimo raccomandato di pasti. Il mondo non è sulla buona strada per eliminare la fame entro il 2030 e l’attuale sistema alimentare globale è insostenibile dal punto di vista ambientale. E’ necessaria una trasformazione sostenibile dei sistemi alimentari ed agricoli a tutti i livelli e in tutti i Paesi.

Servono diete green

Il direttore generale della Fao ha sottolineato la necessità di ridurre al minimo le emissioni di gas serra, lo stress delle risorse naturali e la perdita di posti di lavoro. Un sistema alimentare più sostenibile potrebbe portare a prezzi alimentari più elevati se si prendono in considerazione tutti i costi di produzione e consumo, compreso il degrado delle risorse e le emissioni di gas serra. In tal senso i governi dovrebbero intraprendere azioni mirate a livello di economia per migliorare le opportunità di guadagno per i poveri. La Commissione ha inoltre esortato gli Stati e la comunità internazionale a sostenere gli investimenti nei sistemi di sementi per frutta e verdura, non solo le colture di base, come le materie prime misurate dall’indice dei prezzi alimentari della Fao, e a fare un maggiore uso della diversità vegetale, aumentando la produzione di alimenti vegetali sottoutilizzati.

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