La svolta a sinistra di Schlein fa scappare anche gli alleati

La svolta sinistra di Schlein fa scappare gli alleati
La svolta sinistra di Schlein fa scappare gli alleati

NAPOLI – Il Partito democratico targato Elly Schlein guarda solo a sinistra. La linea imposta dalla segretaria dem è chiara, ma rischia di mandare definitivamente in frantumi un progetto che viene da lontano e quella vocazione maggioritaria che aveva caratterizzato la nascita della formazione che ha avuto Walter Veltroni come primo leader. Non c’è traccia di ‘ulivismo’ nelle parole e nelle scelte della segretaria, anche sul tema delle alleanze. I moderati non vengono praticamente più interpellati. I centristi che sono ancora nel partito  vengono ormai trattati come quelli all’esterno. Zero dialogo e porte chiuse. L’obiettivo di Schlein è caratterizzare la linea politica del Pd come forza di sinistra e non più di centrosinistra, per contrapporsi a un centrodestra che, secondo le idee della segretaria, è più a destra che al centro. Il risultato, però, è che le forze di governo continuano ad estendere il loro consenso, mentre il Pd si muove a trazione minoritaria. Anche le parole di ieri del capogruppo al Senato Francesco Boccia sono su questa linea: “Penso ci siano tutte le condizioni affinché queste tre sinistre parlino lo stesso linguaggio attorno all’uguaglianza. Anche per questo motivo è arrivata Elly Schlein”, ha detto nel corso di un incontro pubblico seduto accanto ai capigruppo di M5s e Alleanza Verdi Sinistra Stefano Patuanelli e Peppe De Cristofaro. Ma la linea di Schlein non funziona. Gli alleati non ci stanno a fare gli scudieri del Pd e Patuanelli l’ha fatto capire a chiare lettere: “Non vorrei un ritorno a una prospettiva egemonica del Pd”, ha risposto. Strada in salita per le alleanze, decisamente in salita. Giuseppe Conte non è caduto nella rete e tiene il Movimento 5 Stelle ben a distanza da un Pd che in questa fase perde soltanto pezzi. In tanti se ne sono già andati, altri seguiranno inevitabilmente con una linea che taglia fuori tutta l’area moderata che da sempre è una componente importante nelle vicende democrat. Persino le forze più a sinistra gelano Schlein: “Vedo ancora oggi il limite nel definirsi per contrarietà, denunciamo le politiche sbagliate delle destre, riusciamo a definire un campo delle forze progressiste per contrarietà, ma fatichiamo a mettere in campo un’idea di società. Non basta stare insieme se manca un’idea del mondo”, ha detto De Cristofaro. Il ritorno al Pc non scalda i cuori. E divide, sempre di più. La linea di Schlein tende ad escludere, non funziona e anche i possibili alleati glielo stanno facendo capire con decisione. Figurarsi cosa accade all’interno del Pd, dove l’esodo è già cominciato. La nuova leader sembra non avere la forza di dettare una linea vincente e convincente. E anche per questo Vincenzo De Luca, in Campania, resta fermo e aspetta.

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