Landini a Conte: “Il governo apra un confronto su tutti i temi di legislatura”

Foto Donato Fasano - LaPresse in foto Maurizio Landini

ROMA “Al Governo e al premier Conte chiediamo di avviare con Cgil, Cisl e Uil una serie di confronti, così come si sono impegnati a fare. Per noi non c’è da discutere solo della legge di stabilità, che comunque va discussa e su alcuni punti possibilmente anche migliorata, ma c’è da discutere già adesso cosa farà questo governo nei prossimi tre anni”. Così Maurizio Landini in merito alla lettera che i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil hanno inviato oggi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

“Per questo – sottolinea il leader della Cgil – serve attivare da subito un tavolo che discuta di riforma fiscale. Il taglio al cuneo fiscale è importante per i lavoratori, ma è solo l’inizio: c’è bisogno di fare una vera riforma che vada dall’Iva, all’Irpef alle detrazioni. È necessaria una vera lotta all’evasione fiscale, facendo molto di più rispetto a quello che è stato fatto finora, anche su questo tema serve aprire un tavolo di confronto”.

Inoltre, aggiunge Landini “per noi va aperto un vero tavolo di trattativa su tutte le questioni che riguardano le pensioni, sia in termini di rivalutazione sia in termini di revisione della riforma Fornero, e anche sulla legge sulla non autosufficienza”.

“È poi necessario avviare un tavolo sugli investimenti e le politiche industriali, in cui si affronti anche la discussione su quali siano le scelte che si fanno per un nuovo modello di sviluppo. Va aperto un confronto anche sul rinnovo dei contratti di lavoro, non solo pubblici, ma anche privati. Per affrontare la questione della detassazione degli aumenti dei contratti nazionali, della validità erga omnes dei contratti, per cancellare i contratti pirata ed estendere i diritti a tutti”.

“Su tutti questi temi il Governo si è impegnato ad aprire un confronto con Cgil, Cisl e Uil, da completare entro aprile del prossimo anno, in modo da poterne tenere conto anche nella prossima legge di Bilancio. Sono queste – conclude Landini – le vere questioni e le vere riforme da mettere in campo, che se necessario siamo pronti a sostenere nel Paese”.(LaPresse)

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