Latina, corruzione concessioni balneari: tra i 12 arrestati la sindaca di Sabaudia

Concessioni balnerari assegnate ad amici, revoche cancellate per favorire chi gestiva il litorale di Sabaudia e voleva continuare a farlo

Foto Carlo Lannutti/LaPresse 26-03-2019 Roma,

ROMA– Concessioni balnerari assegnate ad amici, revoche cancellate per favorire chi gestiva il litorale di Sabaudia e voleva continuare a farlo. Sono 16 le misure cautelari eseguite dai carabinieri, che stamani hanno arrestato 12 persone, tra la quali la sindaca del comune del litorale pontino, Giada Gervasi.

Secondo quanto emerso negli oltre sette mesi di indagini, tutte le quarantacinque attività balneari presenti sul lido di Sabaudia risultano aver goduto, nel tempo, di aiuti e privilegi. Proprio alcuni dipendenti pubblici sarebbero, in concreto, i titolari di alcuni stabilimenti e chioschi oggetto di favoritismi.

I carabinieri, coordinati dal procuratore aggiunto Carlo Lasperanza e dal procuratore della Repubblica Giuseppe de Falco, hanno ricostruito undici episodi di turbativa d’asta, atti falsi ed episodi di corruzione di cui sono accusati la sindaca e alcuni amministratori comunali, in concorso con imprenditori.

Iniziata nel mese di novembre 2019 a seguito dell’incendio alla centrale termica dell’Ente Parco Nazionale del Circeo e alle minacce dirette al comandante della Stazione carabinieri forestali ‘Parco di Sabaudia’, l’inchiesta ha messo in luce una serie di irregolarità nelle assegnazioni delle concessioni demaniali, rilasciate dal Comune per lo svolgimento delle attività balneari.

Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori è finita soprattutto la Coppa del Mondo di canottaggio, che si sarebbe dovuta svolgere a Sabaudia nel 2020: alcune ditte sarebbero state illecitamente favorite, sia nella realizzazione del campo di gara, sia nell’affidamento del servizio di manutenzione degli impianti di illuminazione pubblica, per un giro di affari di circa un milione di euro.

Tra gli indagati, figurano militari appartenenti ai carabinieri forestali di Sabaudia. A dodici indagati è stata applicata la misura degli arresti domiciliari e ai restanti quattro è stata applicata la misura cautelare del divieto o dell’obbligo di dimora, con l’interdizione temporanea dai pubblici uffici, dai servizi e il divieto di esercitare la professione per 12 mesi.

LaPresse

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