Lavorare a casa fa bene al pianeta

Foto © LaPresse - Cecilia Fabiano

NAPOLI – Lavorare a casa fa bene al pianeta. E’ quanto emerge dallo studio Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, sull’impatto ambientale dello smart working a Roma, Torino, Bologna e Trento nel quadriennio 2015-2018, pubblicato sulla rivista internazionale Applied Sciences. L’indagine ha coinvolto un campione complessivo di 3.397 persone di 29 amministrazioni pubbliche su tutto il territorio italiano, che hanno applicato il lavoro da remoto nel periodo 2015-2018, quindi prima della pandemia. Le città sono state scelte per le peculiarità legate al territorio e al profilo storico che fanno supporre impatti diversificati sulla mobilità urbana, e anche perché da queste quattro città è arrivato il più alto numero di risposte al questionario dai dipendenti pubblici che in media lavorano da casa 2 giorni a settimana.

TRASPORTI
In Italia i trasporti sono responsabili di oltre il 25% delle emissioni totali nazionali di gas ad effetto serra e quasi tutte (93%) provengono dal trasporto su gomma, con le automobili a fare la parte del ‘leone’ (70%). Nel nostro Paese circa una persona su due possiede un’autovettura, vale a dire 666 auto ogni 1000 abitanti. Circa la metà del campione dichiara di viaggiare esclusivamente con mezzi di trasporto privati a motore ​​(47% in auto e 2% su due ruote), mentre il 17% viaggia esclusivamente con i mezzi pubblici e il 16% con un mix di trasporto pubblico/privato. Trento risulta la città con il maggior ricorso a mezzi privati a combustione interna negli spostamenti casa-lavoro (62,9%), seguita da Roma (54,4%), Bologna (44,9%) e Torino (38,2%).

MENO SMOG
In base alle risposte di un campione di 1.269 lavoratori “agili” della pubblica amministrazione nelle quattro città prese in esame, che negli spostamenti casa-lavoro usano il mezzo privato a combustione interna, ogni giorno di lavoro a distanza permetterebbe di evitare 6 kg di emissioni dirette in atmosfera di CO2 e risparmiare 85 megajoule (MJ) di carburante pro capite. Ma i benefici ambientali non si fermano qui: l’analisi ha evidenziato una riduzione anche di ossidi di azoto a persona al giorno (dai 14,8 g di Trento ai 7,9 g di Torino), monossido di carbonio (da 38,9 g di Roma a 18,7 g di Trento) e PM10 (da 1,6 g di Roma a 0,9 g di Torino), PM2,5 (da 1,1 g di Roma e Trento a 0,6 g di Torino). Inoltre, per gli spostamenti extra-lavorativi nei giorni di smart working il 24,8% del campione dichiara di aver optato per modalità più sostenibili (mezzi pubblici, a piedi o in bicicletta), l’8,7% ha modificato le proprie scelte in favore del mezzo privato, mentre il 66,5% non ha cambiato le proprie opzioni di mobilità.

SPOSTAMENTI
Dai dati raccolti emerge che in media il campione percorre 35 chilometri al giorno per una durata di 1 ora e 20 minuti. Roma si conferma la città più critica, con un tempo di percorrenza medio di 2 ore, probabilmente a causa delle maggiori distanze (1 lavoratore romano su 5 percorre più di 100 km al giorno) e del traffico più intenso. Infatti, nella capitale gli spostamenti giornalieri per motivi di lavoro e studio sono circa 420 mila mentre ogni persona trascorre nel traffico 82 ore all’anno. Circa la metà del campione dichiara di viaggiare esclusivamente con mezzi di trasporto privati a motore ​​(47% in auto e 2% su due ruote), mentre il 17% viaggia esclusivamente con i mezzi pubblici e il 16% con un mix di trasporto pubblico/privato. Trento risulta la città con il maggior ricorso a mezzi privati a combustione interna negli spostamenti casa-lavoro (62,9%), seguita da Roma (54,4%), Bologna (44,9%) e Torino (38,2%).

RISULTATI FINALI
Grazie allo smart working si potrebbe ridurre in maniera considerevole l’inquinamento ambientale. Stando allo studio condotto sa Enea il lavoro a distanza permette di evitare l’emissione di circa 600 chilogrammi di anidride carbonica all’anno per lavoratore (-40%)con notevoli risparmi in termini di tempo (circa 150 ore), distanza percorsa (3.500 km) e carburante (260 litri di benzina o 237 litri di gasolio).
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