Lavoro, Orlando: “Per part-time verticale proposta indennità una tantum”

“Abbiamo attivato e concluso in queste ore un tavolo di confronto con i sindacati per l'analisi della platea di beneficiari e il perimetro di intervento".

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse 12-02-2018 Roma Politica Palazzo Chigi. Firma di accordo per il credito e garanzie tra Abi e Confindustria Nella foto Andrea Orlando Photo Fabio Cimaglia / LaPresse 12-02-2018 Roma (Italy) Politic Palazzo Chigi. Agreement signed for credit and guarantees between Abi and Confindustria In the pic Andrea Orlando

ROMA – “Abbiamo attivato e concluso in queste ore un tavolo di confronto con i sindacati per l’analisi della platea di beneficiari e il perimetro di intervento. Insieme all’Inps abbiamo elaborato una normativa che riconosce una misura per una platea più ampia possibile. La proposta è stata veicolata nel dl aiuti e deve essere valutata dal Mef”. Così il ministro del Lavoro Andrea Orlando al question time alla Camera sui tempi di adozione del provvedimento attuativo relativo al Fondo per il sostegno dei lavoratori con contratto a part-time ciclico verticale, spiegando che si tratta di un intervento una tantum di 550 euro anche se il ministero, ha detto, è impegnato per elaborare interventi più strutturali, capaci di “superare la logica dell’intervento temporaneo e dei bonus e che mirino a rafforzare le tutele previdenziali e retributive di questi lavoratori, contrastando efficacemente i fenomeni sempre più diffusi di lavoro povero”. L’ipotesi normativa stabilisce infatti che “per l’anno 2022 ai lavoratori titolari di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale nell’anno precedente quello di riferimento, che preveda periodi non interamente lavorati non inferiori alle 7 e non superiori alle 20 settimane, e che alla data della domanda non siano titolari di altro rapporto di lavoro dipendente, ovvero percettori di Naspi o di trattamento pensionistico, sarà riconosciuta un’indennità un tantum pari a 550 euro, che non concorrerà alla formazione del reddito e sarà erogata dall’Inps”. Si tratta di un intervento “di natura sperimentale che potrà essere replicato nel 2023, in identica modalità o con le modifiche che si renderanno necessarie in esito al monitoraggio, che effettueremo insieme alle parti sociali”, ha proseguito il ministro.

LaPresse

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