Legge di Bilancio: Berlusconi punge Meloni, risultati anche se non sono in corde alleati. Lunedì manovra in cdm

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Silvio Berlusconi

Attenzione ai redditi bassi e al caro bollette: sono queste le parole d’ordine della nuova legge di bilancio su cui è al lavoro in queste ore il governo per gli ulti ritocchi. La manovra sarà lunedì sul tavolo del Consiglio dei ministri “con importanti iniziative del Governo” spiega la premier Giorgia Meloni, che ieri sera ha riunito le forze di maggioranza e i ministri competenti per discutere dei provvedimenti da inserire.

Nella legge di bilancio, ci sarà “un provvedimento per fronteggiare il caro bollette e sostenere milioni di cittadini in questo periodo difficile e delicato: queste sono le nostre priorità”, indica oggi Meloni. L’attenzione, quindi, è concentarra sugli aiuti alle famiglie e alle imprese, “con particolare attenzione ai redditi bassi”, sottolinea la leader FdI. Nel governo, intanto, sale il pressing di Forza Italia per ottenere l’eliminazione delle autorizzazioni preventive per il settore dell’edilizia e la detassazione sugli stipendi per i neo assunti sotto i 34 anni, in modo da incentivare le aziende ad assumere i giovani.

Solo la prima norma “quando enterà in funzione produrrà più di un milione di posti di lavoro” sostiene Berlusconi, che questa mattina ha inaugurato a Milano la nuova sede del coordinamento lombardo del partito, in vista delle elezioni regionali. Per realizzare le idee di Forza italia “metteremo in campo il meglio di noi per riuscire, anche se magari non sono nelle corde dei nostri alleati”, promette con un accento polemico il leader azzurro. E sempre sul fronte lavoro, il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti precisa: “La misura del cuneo fiscale non è attualmente finanziata per il 2023. Volontà del governo è non solo finanziarla e quindi rinnovarla per il prossimo anno, ma anche aumentarla per i redditi più bassi dei lavoratori”.

Oltre all’azzeramento dell’Iva su beni di prima necessità come pasta, pane e latte, la revisione del reddito di cittadinanza è tra le misure che dovrebbero entrare nel provvedimento economico. E proprio la stretta al sussidio – che trova il favore di tutte le forze di governo – viene contestata dalle opposizioni, Movimento 5 Stelle in primis. Durissimo il commento del leader M5s, Giuseppe Conte: “Un viaggio in prima classe per evasori e corrotti che girano con mazzette in contanti, un tuffo senza paracadute nel precipizio sociale ed economico per lavoratori e famiglie povere. È l’Italia che ha in mente Giorgia Meloni”, tuona l’ex premier, che annuncia “un’opposizione fortissima in tutte le sedi, nelle istituzioni e nel Paese”.

Pronto a dare battaglia anche il Pd, con il segretario Enrico Letta che annuncia tre giornate di mobilitazione su “salari, disuguaglianza e carovita” per il 15, 16 e 17 dicembre, mentre sabato 3 dicembre sarà presentata “la nostra controproposta di legge di bilancio”. Il leader di Azione, Carlo Calenda, parla di “una manovra molto vuota, non c’è niente dentro”.

Da parte sua, il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, tira dritto sulle misure bandiera della Lega e pure ammettendo che con il 90% delle risorse contro il caro energia – 22 dei 30 miliardi complessivi, tradotto in cifre – “la coperta è corta”, da un evento della Lega sull’agricoltura a Treviglio rivendica: “Siccome ogni promessa è debito in manovra di bilancio ci sarà lo stop alla legge Fornero e l’avvio di quota 41, così come ci sarà l’aumento del tetto della flat tax, la pace fiscale”.(LaPresse)

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