Legge di Bilancio: emendamenti a quota 450, verso altra scrematura. Berlusconi insiste su pensioni

In foto Silvio Berlusconi Foto AP / Gregorio Borgia, File

Arriva a 450 il numero degli emendamenti in commissione Bilancio alla Camera. Tanti sono i ‘segnalati’: 200 della maggioranza (95 di FdI, 50 della Lega, 45 di FI) e 250 dell’opposizione. Sono quelli che verranno sottoposti al parere del Mef e su cui si dovrebbe concentrare il lavoro della stessa commissione a partire da mercoledì prossimo. Il condizionale però è d’obbligo, perché in realtà la coalizione di governo – a quanto riferiscono fonti parlamentari – punta a un ulteriore scrematura e nei prossimi giorni potrebbe lavorare per ridurre i propri emendamenti a 40 ‘supersegnalati’.

La maggioranza potrebbe chiedere anche all’opposizione di ridurre ulteriormente i suoi, con l’obiettivo di arrivare a un totale di 200 emendamenti prioritari: rispetto agli oltre 3 mila presentati la settimana scorsa, sarebbe una decisa accelerazione nel percorso parlamentare della manovra. Nel corso dell’iter della legge dovrebbero arrivare anche gli emendamenti del governo che – stando ai rumors – potrebbe riservare per sé le modifiche su opzione donna, app 18 e industria 4.0. Gli emendamenti di FdI, invece, puntano tra l’altro ad allargare la platea dei beneficiari delle norme contro il caro-energia, alla sospensione del payback per le Pmi, ad altre misure su scuola e sanità.

Forza Italia insiste invece sul nodo pensioni. Il leader Silvio Berlusconi riunisce ad Arcore la delegazione di governo e i vertici parlamentari e chiede di “fare il massimo sforzo possibile per aumentare le pensioni minime a mille euro, che resta l’obiettivo di Forza Italia per la legislatura”. Tradotto, sembra voler dire che 600 euro sono il minimo da ottenere in questa manovra. Poi ci sono “la detassazione e la decontribuzione totale dei nuovi assunti”, le “proposte in tema di sicurezza e sostegno alle forze di polizia”, le misure “per avere una sanità più efficiente e completa, con liste con meno attesa, e per aiutare gli studenti fuori sede e le università” e “per consentire ai padri di usufruire dei congedi allo stesso modo delle madri”, aggiunge Berlusconi, ribadendo “il sostegno deciso e leale e al governo di centrodestra presieduto da Giorgia Meloni, del quale Forza Italia è parte determinante”.

Sulla legge di bilancio interviene anche il commissario europeo agli Affari economici Paolo Gentiloni che, annunciando l’adozione del parere della Commissione Ue sulla manovra per la settimana prossima e senza entrare ovviamente nel merito, sottolinea che “l’Italia ha scelto di andare nella direzione della prudenza dal punto di vista dei fondi pubblici, era la raccomandazione dell commissione e c’è un apprezzamento di questa impostazione”, ma “ci sono alcune misure di cui stiamo verificando la coerenza con le raccomandazione dell’Ue”.

In particolare, “la tendenza in Europa, e la raccomandazione della Commissione, è quella a ridurre l’uso dei contanti”, osserva Gentiloni, mentre “sulla questione del pos va sottolineato non solo l’invito dell’Ue a incentivare pagamenti e fatturazioni elettroniche, ma anche l’impegno assunto dal governo italiano interno al Pnrr. Stiamo discutendo con le autorità italiane come gestire questa cosa, perché non possiamo prendere impegni per il Pnrr, come quello sui pagamenti elettronici, e poi contraddirle dopo pochi mesi”.

L’approccio prudenziale del governo sembra essere apprezzata anche dai mercati, secondo il governatore di Bankitalia Ignazio Visco: “L’insieme delle norme che sono in corso di approvazione e che sono discusse, indipendentemente dai moltissimi emendamenti che leggiamo ogni giorno sui giornali, è tale che i mercati danno fiducia a che questa prudenza di bilancio sia mantenuta”.(LaPresse)

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