L’intervista. Grimaldi: Caldoro ok, Salvini vuole vincere

CASERTA – Un invito al centrodestra a “mettere le migliori squadre possibili in campo” in vista delle elezioni regionali viene dal vicecoordinatore campano di Forza Italia Massimo Grimaldi.

Cosa pensa delle manovre di disturbo da parte della Lega e di alcuni esponenti di Forza Italia per ostacolare la candidatura a presidente di Caldoro?

Più che manovre di disturbo, le derubricherei a legittimo dialogo all’interno del centrodestra. E’ giusto che ci si confronti fino alla fine, fermo restando che Forza Italia si è espressa all’unanimità. Il problema non è più Forza Italia, ma il tavolo nazionale degli alleati. Ci sono stati endorsement a favore di Caldoro sia da parte di Salvini che della Meloni, ora si tratta di lanciare ufficialmente la candidatura, anche perché i sondaggi la danno vincente e sarebbe un peccato sprecare un’occasione a portata di mano: battere il centrosinistra e l’incompetenza dei 5 stelle e dare alla Campania un governo che già attraverso l’esperienza precedente di Caldoro possa offrire soluzioni condivise.

Le sembra che la recente visita di Salvini a Napoli abbia segnato un passo in avanti per fare chiarezza sulla candidatura?

Obiettivamente non ho nulla da contestare a Salvini: sta facendo il legittimo gioco di un leader politico, peraltro ha dimostrato di avere consenso in Italia e non ha mai espresso contrarietà a Caldoro. Si tratta di rifinire gli ultimi dettagli, ma credo che Salvini voglia vincere anche in Campania.

La lista di Forza Italia è forse quella di cui si parla di meno: ci sono indiscrezioni su Lega, lista del presidente e Fdi, pochissime sulle scelte azzurre. Avete problemi per le candidature?

Premetto che mi occupo poco delle liste, pur essendo vice coordinatore del partito: sono candidato, quindi se ne occupa il coordinamento. Ma mi sembra che la lista sia a buon punto e quasi completata, tanto che diverse persone avrebbero dato la disponibilità alla candidatura. Anzi, mi sembra addirittura che serva qualche limatura.

Ci sono insistenti voci sull’intenzione, in tutte le componenti del centrodestra, di formare liste “deboli” per privilegiare uno o due candidati che devono ad ogni costo essere eletti, si vedano le resistenze nella Lega alla candidatura del sindaco di Frignano Gabriele Piatto. Cosa gliene pare?

Non discuto le vicende di altre liste, ma mi sembra che tutti vogliano giocare a vincere e bisogna mettere le migliori squadre possibili in campo. Credo che tutti abbiamo interesse a formare liste forti e non ho dubbi che il centrodestra lo farà. Poi possono esserci rinunce: l’eventuale decisione di Piatto mi sembrerebbe più una scelta di rimanere legato alla città che non una questione di lista piu o meno competitiva. Se si vuole giocare a vincere, le liste devono essere le migliori possibili, aperte alla società civile e soprattutto rinnovate.

Gli incarichi di governo in caso di vittoria elettorale saranno decisi prima del voto o sulla base dei risultati?

Non me ne occupo in prima persona, ma come sempre credo che alcune competenze siano del presidente della giunta e dei leader dei partiti: saranno loro a fare le scelte migliori. Certamente la provincia di Caserta, in caso di vittoria, avrà molto spazio nell’esecutivo, come avvenuto già nella precedente legislatura guidata da Caldoro.

Che linea seguirete alle elezioni comunali per le alleanze nei centri oltre i 15mila abitanti come Marcianise, Ercolano e Giugliano? Fino a che punto le alleanze politiche saranno privilegiate rispetto a quelle trasversali o civiche?

Nessun dubbio: alleanze politiche e centrodestra unito. Il modello delle Regionali può essere vincente anche nelle amministrazioni locali. Se poi non si trovano le intese, ci sono scelte obbligate, ma non ho dubbi che gli accordi si troveranno dappertutto: nel centrodestra prevale il buon senso, a differenza di altre formazioni politiche dove regna il caos.

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