Livorno, Cgil: “Sciopero portuali ha fatto da apripista per i lavoratori italiani”

Il prossimo 17 dicembre è stato proclamato lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori dei porti.

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

LiIVORNO – Il prossimo 17 dicembre è stato proclamato lo sciopero nazionale di 24 ore dei lavoratori dei porti. Lo sciopero è stato indetto dalle segreterie nazionali Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti per contestare le mancate risposte del governo in tema di sicurezza sul lavoro, riconoscimento del lavoro usurante, fondo di accompagnamento all’esodo, autoproduzione e concessioni portuali. “Possiamo tranquillamente affermare – dice Giuseppe Gucciardo segretario generale Filt Cgil Livorno – che i lavoratori portuali livornesi hanno fatto da apripista alla mobilitazione nazionale. Sulle banchine di Livorno e Piombino si è infatti scioperato ininterrottamente per 48 ore di fila nei giorni 18 e 19 novembre per chiedere maggiore sicurezza e salute sui luoghi di lavoro, contenimento del lavoro straordinario e superamento del precariato, riconoscimento del lavoro usurante, stop all’autoproduzione e per denunciare la mancata proroga nel decreto legge Infrastrutture dei sostegni alla portualità per l’anno 2022. L’adesione dei portuali livornesi allo sciopero di 48 ore è stata praticamente totale. Da parte del governo – conclude il sindacalista Cgil – aspettiamo ancora risposte importanti, per i porti italiani e soprattutto per quelli della nostra provincia: giusta dunque l’indizione di uno sciopero a livello nazionale. Anche il prossimo 17 dicembre i lavoratori dei porti di Livorno e provincia faranno sicuramente la propria parte e faranno sentire la propria voce: a tutela dei loro diritti e dello sviluppo dell’intero sistema portuale”.


LaPresse

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