ROMA – Caos Pd, dall’invito a cena tra capicorrente alla stoccata per l’ex ministro Carlo Calenda è stato un attimo: “Ormai pensano solo al congresso”. A confermarlo le dichiarazioni dell’ex sottosegretario dei governi Renzi e Gentiloni, Maria Elena Boschi che, durante un talk ha incalzato il segretario del Pd Maurizio Martina sulla convocazione del congresso.
“Lo convochi” ha tuonato assicurando che i renziani ci saranno e che contro l’unico aspirante leader ufficiale Nicola Zingaretti ci sarà un “candidato o una candidata”.
Renziani candidato cercasi
Tra un invito a cena e una comparsata tv continua la parabola discendente del Pd. Mentre qualcuno continua a sperare che il partito venga sciolto, seguendo la linea del presidente Matteo Orfini, c’è chi spera in una ripresa attraverso la celebrazione del congresso nazionale prima delle elezioni europee. “Prima delle europee – evidenzia Boschi – noi ci saremo”.
Questo fa presupporre che sono già in corso ragionamenti nell’area renziana. Con il no secco dell’ex ministro alle Infrastrutture Graziano Delrio serve individuare al più presto un altro nome che al momento manca. In quest’ottica nasceva l’invito a cena di Calenda ia vari capicorrente.
Pd al capolinea tra cene e caminetti
A pensare che il Pd sia ormai al capolinea è il presidente della regione Toscana Enrico Rossi. “E’ tutto un conflitto tra persone stimabilissime ma che si trovano all’interno di una dialettica che li allontanerà sempre di più dall’elettorato”.
Ma il più duro è Calenda: “Per me l’unico prossimo passo è portare a cena i miei figli. Pizza, Chinotto e insalata, per me. E archiviamo così la cena delle beffe“, scrive su Twitter, rispondendo a chi gli chiede come fare a superare le spaccature interne al Pd.
“E’ chiaro che non importerà di perdere le prossime elezioni europee e regionali, quello che importa a loro è il congresso. Sta diventando un posto in cui l’unico segretario che si dovrebbe candidare – chiosa Calenda – è il presidente dell’associazione di psichiatria”.
