Lutto nel mondo della musica: addio a Milva, la pantera di Goro

©Gian Mattia D'Alberto/Lapresse 03-03-2007 Sanremo-IM, Italia Spettacolo 57° Festival della canzone Italiana Nella foto: Milva

MILANO (di Claudio Maddaloni) – Se ne va un pezzo di storia della musica e del teatro italiani. Si è spenta a 81 anni nella sua casa milanese Milva, al secolo Maria Ilva Biolcati, una delle principali artiste italiane della sua generazione. Soprannominata ‘la Pantera di Goro’, faceva parte del quartetto delle grandi voci femminili italiane degli anni Sessanta e Settanta, con Mina, la Tigre di Cremona, Iva Zanicchi, l’Aquila di Ligonchio e Orietta Berti, l’Usignolo di Cavriago. Da tempo si era allontanata dalle scene.

‘Milva la Rossa’, per il colore di capelli (diventato anche il titolo di una canzone scritta per lei da Enzo Jannacci), è stata interprete di successi indimenticabili e ha avuto in oltre 50 anni di carriera un seguito globale, non solo in Italia ma in diversi Paesi in tutto il mondo. Ha realizzato 173 album, ha partecipato 15 volte al Festival di Sanremo, ha venduto oltre 80 milioni di dischi in tutto il mondo (oltre che in Italia soprattutto in Germania, Francia e in Asia, dove era molto amata) e ha lasciato in eredità brani indimenticabili, come Alexanderplatz e La Filanda, solo per citare i più celebri di una produzione sterminata.

Ma Milva era anche una grande attrice di teatro, avendo collaborato soprattutto con Giorgio Strehler, sotto la cui direzione diventò una delle più importanti attrici teatrali italiane. Il suo repertorio principale era quello del teatro di Bertolt Brecht di cui fu la maggiore interprete italiana e una delle più apprezzate in ambito internazionale. Un’artista a tutto tondo, al punto da ricevere alcune delle più alte onorificenze in Italia, Germania e Francia: Ufficiale dell’Ordre des arts et des lettres, Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania, Commendatore dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana e Cavaliere della Legion d’onore della Repubblica Francese.

(LaPresse)

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