M5S, Crimi: “Io stacco, al Movimento servono facce nuove”

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Vito Crimi

ROMA“Devo staccare, ho già detto a Conte che non vedo alcun ruolo per me nei nuovi organi del Movimento”. Lo dichiara al ‘Fatto quotidiano’ Vito Crimi, rimasto reggente dal 22 gennaio 2020 fino a venerdì scorso, giorno della proclamazione di Giuseppe Conte come presidente del M5S.

“Io nella nuova segreteria? Non ci sarò, è tempo di lasciare ad altri – spiega -. Serve una segreteria di facce nuove, dotate sì di esperienza, ma che mostrino come il M5S abbia una classe dirigente. Io darò il mio contributo, lavorando innanzitutto sulla parte tecnologica”. Crimi annuncia quindi che anche dopo la scelta di appoggiare assiema al Pd il governo Draghi ci sono state “molte nuove iscrizioni al Movimento. Sto elaborando dei dati su questo, da consegnare a Conte”.

Quest’ultimo ha già fatto sapere che metterà mano alla riforma Cartabia se nel 2023 il M5S avrà il sostegno del voto. “Condivido, non molleremo mai su certi temi, e se avremo i voti cambieremo la riforma”, sottolinea il senatore tornando anche sui voti contrari espressi da parte di due deputati al momento del voto: “Queste cose non possono più accadere, e questa autonomia non serve a nessuno. Dobbiamo muoverci come un corpo unito altrimenti si riduce il nostro potere di contrattazione e la nostra credibilità presso i cittadini”.

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