Maltempo, Bonaccini chiede lo stato d’emergenza in Emilia. In Valle d’Aosta un morto per valanga

Le condizioni meteo avverse stanno mettendo in ginocchio l'area del Bolognese

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MILANO – Il giorno dopo l’esondazione del fiume Reno nel bolognese il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini fa sapere che chiederà lo stato d’emergenza nazionale. Mentre nella zona colpita dal maltempo le condizioni meteo sono migliorate ma restano fuori casa centinaia di persone.

Dichiarato lo stato d’emergenza in Emilia Romagna

“Adesso è il momento di pensare alle persone e alle famiglie, e dico fin d’ora che tutti i cittadini colpiti verranno aiutati a tornare nelle proprie case e che saranno risarciti dei danni subiti. Che per molti appaiono già ingenti”, ha detto Bonaccini domenica al termine di un vertice in Prefettura a Bologna. “La Regione farà come sempre la sua parte. Chiederemo al Governo lo stato di emergenza nazionale, cui seguirà lo stanziamento di risorse da parte del Consiglio dei ministri”. Lo ha sottolineato il presidente della Regione.

Forti criticità in Emilia, il Reno esonda

Domenica nei comuni maggiormente colpiti – Castel Maggiore, Argelato, Castello d’Argile e San Giorgio di Piano – è proseguito il lavoro degli uomini della Protezione civile, delle forze dell’ordine e dei dei vigili del fuoco per lo svuotamento dei piani interrati e per l’assistenza alla popolazione. Alle operazioni ha partecipato anche l’esercito con 15 tra uomini e donne del reggimento Genio ferrovieri. Entrati in azione ad Argelato per liberare seminterrati e piani terra allagati e per il ripristino di alcuni tratti di viabilità.

Aumentano i cittadini sfollati nel Bolognese

E sono ancora tanti gli sfollati nella provincia di Bologna: circa 350 a Castel Maggiore. In 80 si sono registrati al centro di accoglienza per ricevere assistenza, 55 sono alloggiati in albergo e altri hanno optato per una sistemazione autonoma. Ad Argelato sono 120 le persone evacuate e la frazione di Funo ha accolto 50 persone nel centro di accoglienza allestito sabato. Sono rientrati gli abitanti di Malacappa e anche a Bologna in città. Quasi tutte le famiglie evacuate nel quartiere Borgo Panigale-Reno sono rientrate nelle proprie case.

Valle d’Aosta in ginocchio a causa del maltempo

Domenica è stata una giornata difficile in Valle d’Aosta. Una valanga che si è staccata sotto Oilletta, nel comune di Saint-Pierre, a circa 2500 metri d’altitudine, ha travolto uno scialpinista milanese di 44 anni che è stato trovato senza vita dal soccorso alpino, intervenuto in una prima fase con un elicottero, che è dovuto poi rientrare per il forte vento e la scarsa visibilità. I tecnici specializzati, sbarcati dal velivolo, hanno trovato la vittima e hanno recuperato altri due compagni che erano con lui, rimasti illesi.

Dispersi due sciatori a Courmayeur

Sempre in Valle d’Aosta, a Courmayeur, si sono perse le tracce di due sciatori che, da quanto riferiscono alcuni amici, erano impegnati in una discesa fuoripista. I due, che sarebbero di nazionalità britannica, non sono mai rientrati a valle e il soccorso alpino ha effettuato le ricerche con sorvoli di elicottero ma senza esito.

Le ricerche sono state sospese

Poi le operazioni in serata sono state sospese. Impossibile proseguire anche le operazioni a terra a causa del pericolo dovuto al rischio di distacco di massa nevosa dal Canale degli Spagnoli, zona in cui si sono concentrate le attività di ricerca. Successivamente il soccorso alpino ha fatto sapere che anche due sciatori francesi, sempre a Courmayeur, non sono tornati a valle dopo una giornata sulle piste, come hanno segnalato alcuni loro amici. Anche in questo caso le ricerche sono state sospese per il sopraggiungere del buio.

(LaPresse)

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