Manfredi campione di disconnessione: dalla città e dalla realtà

Maria Bertone, direttore di Cronachedi.it, Cronache di Napoli e Cronache di Caserta
Maria Bertone, direttore di Cronachedi.it, Cronache di Napoli e Cronache di Caserta

Hanno parlato di dati “agghiaccianti”. Di dipendenza che impedisce di vivere la realtà, con conseguenze “gravissime” sulla salute fisica ed emotiva. Tutto tristemente vero, purtroppo. Così come è tristemente vera la ‘soluzione’ trovata dal Comune di Napoli per invitare i giovani a limitare l’uso degli schermi nella Giornata della Disconnessione: ascoltare i consigli degli ‘influencer’ (cioè gente che campa col web) connettendosi ai social. No, è uno scherzo. Per quanto possa sembrare assurdo è proprio così. Ieri l’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese ha presentato orgoglioso l’iniziativa: “Una staffetta mediatica, sui social usati come strumento, per cui i messaggi sulla Disconnessione realizzati dagli artisti in esclusiva per questo evento rimbalzeranno sui profili e sulle pagine istituzionali e private delle parti coinvolte per arrivare sugli schermi dei nostri ragazzi”.

Tipo: parliamo di obesità infantile invitando al fast food i ragazzini, o combattiamo la criminalità organizzata con una bella fiction che fa diventare eroi i camorristi. Ma scusate, vi rendete conto di quello che state dicendo e facendo? Dovremmo convincere gli adolescenti a uscire di casa, a posare gli smartphone, attraverso video sui social? Cioè continuando a stare connessi? Era tanto difficile pensare di radunare questi stessi artisti in una piazza e invitare i ragazzi ad ascoltarli dal vivo? La verità è che qui uno solo è chiaramente disconnesso, dalla realtà, ed è il sindaco Manfredi, che permette tutto ciò. Scenda dall’iperuranio tra i comuni mortali, viva la città (Napoli, non Nola) e si dia da fare che dopo un anno e mezzo sembra ancora un turista di passaggio invece che il primo cittadino. Meno ‘eventi’ e più fatti, meno temi e più interventi. Del resto non bastano i social a fare di sé quello che non si è.

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