Manovra, arriva l’ok dell’Ue ma niente limiti al Pos

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Giorgia Meloni

ROMA – Manovra: l’Ue promuove: “Nel complesso – si legge nel testo – la Commissione ritiene comunque che il progetto di bilancio dell’Italia sia in linea con gli orientamenti contenuti nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022” e sono “plausibili le ipotesi macroeconomiche alla base del progetto di bilancio sia nel 2022 che nel 2023”. Dunque un passaggio importante superato dal nuovo esecutivo che ha dovuto fare i conti con una situazione economica del Paese al limite del collasso.

Giorgetti soddisfatto

Soddisfatto il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti: “La Commissione ha promosso la nostra manovra giudicandola ‘in linea’: l’Italia è quindi inserita nella metà dei paesi europei che sono dalla parte giusta. Questo risultato – ha continuato – è una grande soddisfazione. Abbiamo smentito i gufi nazionali: serietà e responsabilità pagano e continueranno a essere alla base di ogni nostra decisione. Ci sono 10 Paesi che sono in linea, siamo in Champions e gli altri sono in Europa League. Venite qua a contestarci che giochiamo in Champions? Poi magari non la vinciamo eh..”.

La bocciatura

Non sono però andate giù alla Commissione alcune misure inserite nella bozza “non in linea con le raccomandazioni specifiche per l’Italia sulla lotta all’evasione fiscale”. Nello specifico il riferimento è andato alla “disposizione che innalza il tetto per le transazioni in contanti da 2 a 5mila euro nel 2023, della misura equivalente a un condono di cancellazione dei debiti fiscali inferiori a 1.000 euro relativi al 2000-2015, del limite a 60 euro per rifiutare pagamenti pos senza sanzioni” oltre al “rinnovo, con criteri di età più severi, nel 2023 dei regimi di pensionamento anticipato scaduti a fine 2022”. Anche se, si legge nella relazione dell’Ue che “la valutazione della Commissione sull’impatto di bilancio delle misure di politica fiscale è sostanzialmente in linea con quella del governo”.

L’invito

Secondo la Commissione, “l’Italia non ha ancora compiuto progressi per quanto riguarda la parte strutturale delle raccomandazioni di bilancio contenute nella raccomandazione del Consiglio del 12 luglio 2022 nel contesto del semestre europeo” per cui ha invitato “le autorità ad accelerare i progressi”, segnalando inoltre “l’importanza per l’Italia, come per tutti gli stati membri, che proroghe alle misure di sostegno contro il caro energia o eventuali nuove misure siano meglio concentrati sulle famiglie più vulnerabili e sulle imprese più esposte, per mantenere gli incentivi a ridurre la domanda di energia e per ritirarle quando la pressione sui prezzi dell’energia diminuisce”.

i correttivi

E il Commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni ha spiegato che “nella manovra italiana ci possono essere alcune misure specifiche che possono riguardare o aver riguardato obiettivi del Pnrr e che bisogna evitare di contraddire, capovolgere. In particolare questo riguarda alcuni obiettivi legati ai pagamenti digitali. Questo è l’elemento che può incrociare due terreni distinti come legge di bilancio e Pnrr. Ne stiamo discutendo con le autorità italiane”. Gentiloni ha poi aggiunto che “dalla Commissione Ue c’è l’invito all’Italia a procedere sulla riforma del fisco. Ci sono rilievi in particolare su misure legate ai pagamenti digitali e all’evasione fiscale. Per noi principale in questo momento era di avere un atteggiamento di prudenza da parte delle autorità italiane nel bilancio, perché siamo in un contesto molto complicato. La manovra è stata fatta molto rapidamente e immagino con diverse richieste alle quali far fronte: complessivamente c’è un equilibrio”.

L’ok di Dombrovskis

In maniera positiva sulla manovra si è espresso anche il vicepresidente della Commissione Ue Valdis Dombrovskis, secondo il quale “la bozza di bilancio dell’Italia rispetta le raccomandazioni dell’Ue per il 2023. L’Italia tuttavia – ha aggiunto – dovrebbe indirizzare meglio le misure energetiche per ridurre la domanda e aiutare i più vulnerabili. Dovrebbe inoltre tenere sotto controllo la spesa corrente e mantenere il ritmo delle riforme e degli investimenti”.

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