Manovra di bilancio chiusa, ma la maggioranza non è compatta

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse Nella foto Giuseppe Conte, Luigi Di Maio, Dario Franceschini

Manovra di Bilancio impianto definito dopo giornate di vertici tra le forze di maggioranza. Permangono tensioni tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico e restano ancora dei punti da definire. Il leader del M5S avverte il Pd e Italia Viva: “Siano leali”.

Giallo-rossi divisi

Il punto di partenza della legge di Bilancio è considerata dalle forze di maggioranza buona. Ma le differenze di vedute rischiano di far scricchiolare il governo Conte in fase di presentazione degli emendamenti.

Radio radicale

Dopo il disappunto espresso da Di Maio rispetto ai finanziamenti a Radio Radicale è stato raggiunto l’accordo: finanziamenti fino al 20 aprile, dopo di chè ci sarà una gara per assegnare la trasmissione delle sedute parlamentari. Ma il leader grillino ha avvisato: “La mangiatoia è finita”. Il Pd smorza i toni. “Radio radicale proseguirà il servizio fino all’espletamento della gara – ha chiarito il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, con delega all’editoria, Andrea Martella -, è confermato lo stanziamento di otto milioni annui”.

Quota 100

E’ scontro tra le forze di maggioranza rispetto alla presentazione degli emendamenti. Per Di Maio la legge di Bilancio può essere migliorata, ma bisogna stare attenti a non proporre correttivi che mettano in crisi l’alleanza di governo. A creare tensioni è l’intento di Italia Viva di ripresentare l’emendamento su quota 100, misura cara ai 5 Stelle che è eredità del governo giallo-verde. Ma per Di Maio quello dei renziani è solo un emendamento ‘bandiera’.

Italia Viva

I renziani non ci stanno a farsi bacchettare dai 5 Stelle e alle dichiarazioni del leader grillino risponde il coordinatore nazionale di Italia Viva Ettore Rosato. “Insieme a Conte – ha ricordato – siamo quelli che questo governo l’hanno voluto con più forza. Senza la determinazione di Renzi oggi al governo avremmo avuto Salvini, che è uno che secondo me governa male. Noi dobbiamo lavorare per raggiungere gli obiettivi, il primo è non alzare le tasse”. Nella manovra “non ci sono le soluzioni a tutti i mali, ma ci sono tempi e modi per correggere alcune questioni, che sono inutilmente gravose”.

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