Manovra di Bilancio, in Parlamento sarà tutti contro tutti

La manovra di Bilancio da lunedì in Parlamento vede in scena il tutti contro tutti. Opposizione interna di Italia Viva al governo guidato dal premier Conte

Foto Roberto Monaldo / LaPresse Nella foto Matteo Renzi, Nicola Zingaretti

La manovra di Bilancio approda in Parlamento, il testo anticipato dalle polemiche delle ultime settimane, sarà in discussione da lunedì. La maggioranza giallo-rossa tenta di compattarsi per schivare gli attacchi dell’opposizione, ma il nemico è in casa. Oltre alla Lega che ancora presiede commissioni chiave problemi potrebbero derivare dalle posizioni di Italia Viva.

Il quadro generale

La presidenza della commissione Bilancio alla Camera è nelle mani del leghista Claudio Borghi che avrà il potere di calendarizzare i tempi della discussione e incidere sull’ammissibilità degli emendamenti. Situazione identica al Senato dove la commissione è affidata ad Alberto Bagnai, anche lui del carroccio. Il Movimento 5 Stelle con Il Partito Democratico e Leu si appresta a schivare gli attacchi delle opposizioni mantenendo alta l’attenzione sui renziani intenzionati a dare battaglia per lo smantellamento di quota 100, sulle auto aziendali e sull’utilizzo del contante.

I ‘no’ di Italia Viva

Il maggior numero di correttivi dovrebbe riguardare il capitolo dal valore di 2mld sulle ‘microtasse’: plastic tax, sugar tax e stretta sulle auto aziendali. Intento di Italia Viva è portare il governo a una retromarcia sulla plastic tax proponendo di rinviare l’entrata in vigore del taglio del cuneo fiscale, previsto a metà 2020 in modo da finanziare l’abolizione o il rinvio dell’imposta sulla plastica. I renziani puntano inoltre a eliminare dal decreto fiscale la norma che prevede il carcere per gli evasori, misura fortemente voluta dal M5S.

Taglio Irpef

Definito dall’ex premier Matteo Renzi come una proposta shock, in realtà rientra nel programma di governo. A dirlo forte e chiaro depotenziando la propaganda renziana è il ministro dell’Economia e Finanze Roberto Gualtiero. “Superata la manovra, vogliamo aprire un grande cantiere di riforma fiscale – ha detto – è nel programma di governo, non è una proposta shock”.

Priorità grilline

Per i pentastellati la plastic tax non si tocca, ma si può emendare per evitare di penalizzare i produttori delle plastiche compostabili e riciclabili e altri materiali plastici dalle caratteristiche definite sensibili. Correttivi in arrivo da parte dei grillini anche sull’edilizia, sia privata con il bonus facciate sia pubblica, confermando gli incentivi per l’adeguamento energetico. Inoltre sono in ‘cantiere’ emendamenti per incentivare gli investimenti a favore delle pmi del Sud.

Leu

Asili nido, rifinanziamento fondo affitti e ritocchi al bonus facciata. Queste le proposte di Leu a cui si aggiunge il rilancio di una misura di salvaguardia per gli esodati utilizzando i circa 500 milioni risparmiati dall’ultimo intervento.

I contrari alla manovra

Le opposizioni la ritengono la manovra delle tasse, il forzista Renato Brunetta sostiene che la finanziaria sia nociva per i conti pubblici, mentre Confindustria evidenzia le proprie perplessità. “Siamo molto critici su alcuni: plastic tax, sugar tax, auto aziendali, confisca dei beni prima ancora della sentenza sulla questione evasioni, premesso che noi siamo contro l’evasione e contro la concorrenza sleale – ha sostenuto il numero uno di Confindustria Vincenzo Boccia – Ci auguriamo – ha aggiunto – che il confronto con il governo possa aprire spiragli per trovare soluzioni e non avere effetti negativi sull’economia reale”.

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