Manovra, Governo “distratto”: parlamentari divisi sui correttivi

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Manovra, Governo "distratto": parlamentari divisi sui correttivi

NAPOLI (Renato Casella)- Governo “distratto nella Manovra sui provvedimenti per il Sud che dovrebbero essere contenuti nella Manovra. La “toppa” che Fratelli d’Italia sta cercando di mettere, secondo quanto si evince dalle dichiarazioni della parlamentare meloniana Antonella Zedda, sembra dimostrare che il problema del Meridione non è proprio in cima all’agenda dell’esecutivo. La Zedda ha definito “ottima l’iniziativa di Palazzo Chigi che sta lavorando a un pacchetto di emendamenti alla manovra per promuovere anche nel 2023 gli investimenti nelle aree del Mezzogiorno. La settimana scorsa ho incontrato il ministro Fitto e ci siamo confrontati proprio su questi temi. Il lavoro infaticabile di questo governo dimostra tutta la sua visione per costruire l’Italia del futuro. Centrali saranno la proroga del credito d’imposta relativo agli investimenti effettuati nelle aree Zes e nelle Zone Logistiche Semplificate, la proroga del credito d’imposta maggiorato per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese del meridione. Un miliardo di euro destinati allo sviluppo del Mezzogiorno”. Ma se si sono resi necessari emendamenti vuol dire che nella stesura iniziale della Manovra questo stanziamento non era previsto e che dovrebbe rientrare – se tutto va bene . in extremis. 

Ieri “Cronache” ha chiesto un intervento (nel pieno svolgimento dei lavori parlamentari) ai deputati Gimmi Cangiano di Fdi e Stefano Graziano del Pd. Cangiano taglia corto sugli emendamenti: “L’importante è inserirli”. E quando gli si fa notare che con l’intervento ritardatario il governo presta  il fianco agli attacchi di chi lo accusa di trascurare il Sud, Cangiano dichiara: “Capisco la tempistica, ma quello che conta è la sostanza”.
E conclude con “speriamo bene”.

Di segno ben diverso, ovviamente, la dichiarazione di Graziano: “Il Sud non è una priorità per il governo, con Roberto Calderoli
al ministero delle Regioni”
. La bozza che prende il nome dall’esponente leghista pone il problema dell’autonomia differenziata, provvedimento che penalizza il Meridione. Ma su questo argomento  anche rappresentanti di rilievo del Pd hanno un atteggiamento ambiguo, se non proprio favorevole. “Io sono nettamente contrario all’autonomia differenziata” dice Graziano, ma questo ovviamente non risolve la questione. 

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