Manovra, i sindacati scendono in piazza

A manifestare ci sarà anche il Pd, come sottolinea il candidato alla segreteria dem Maurizio Martina

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

ROMA – Le risposte attese non sono arrivate e ora lo sciopero è ufficiale. L’impianto della manovra, compresi reddito di cittadinanza e quota 100, non è mai stato davvero digerito da Cgil-Cisl-Uil, che hanno annunciato “una grande manifestazione nazionale” sabato 9 febbraio a Roma. L’idea è quella di “sostenere le proposte unitarie contenute nella piattaforma sottoposta ai lavoratori”. Per tentare di cambiare le scelte dell’esecutivo giallo-verde e aprire un “confronto serio e di merito”.

Dopo l’incontro a Palazzo Chigi, le principali sigle dei corpi intermedi avevano chiesto a fine dicembre un confronto sulla Legge di Bilancio. Mai arrivato nonostante le tante rassicurazioni del premier Giuseppe Conte.

Troppi nodi irrisolti

Ora si scende in piazza, perché la finanziaria “ha lasciato irrisolte molte questioni fondamentali per lo sviluppo del Paese – aggiungono i sindacati – a partire dai temi del lavoro, delle pensioni, del fisco, degli investimenti per le infrastrutture, delle politiche per i giovani, per le donne e per il Mezzogiorno”.

Le rivendicazioni dei sindacati

Sul reddito, ad esempio, la leader della Cgil Susanna Camusso lamenta “confusione” e “contraddizioni evidenti”. Quali? Un senza-tetto riceverà un assegno inferiore di chi ha una casa un mutuo o un affitto. Inoltre, denuncia la leader uscente, l’obbligo di essere da dieci anni residenti contrasta con il testo unico sull’immigrazione e punisce anche gli italiani che vogliono rientrare. La Cisl con la segretaria generale Annamaria Furlan, lamentava invece come “il governo pare navighi a vista: non ha una visione lunga del Paese, una visione in prospettiva”.

La mobilitazione è appoggiata dal Pd

A manifestare con i sindacati ci sarà anche il Pd, perché, come sottolinea il candidato alla segreteria dem Maurizio Martina, “il mondo del lavoro e i pensionati italiani non si possono prendere in giro come sta facendo questo governo che nella manovra ha fatto un disastro”. Intanto sul fronte sindacale rimane ancora insoluto il problema del blocco delle assunzioni fino al 15 novembre nella Pa, con Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa da quasi un mese in attesa di risposte.

(Lapresse/di Alessandro Banfo)

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