Mascherine al lavoro, Costa spinge per uno “stop all’obbligo”. L’allarme di Gimbe: “Folle idea”

Per il presidente Nino Cartabellotta sarebbe un errore abbandonare le mascherine al chiuso in quanto “dopo il netto calo della scorsa settimana tornano a salire i nuovi casi settimanali, che si attestano a quota 433mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 62mila casi, a fronte di una risalita dei tamponi totali dell'11,7%"

Tourists have their "green pass" checked by security staff at the entrance of the Colosseum in Rome, Italy, Friday, Aug. 6, 2021. The so-called Green Pass, required from Friday to access indoor dining, theaters, indoor swimming pools, gyms, museums and other gathering places is granted to anyone with at least one dose of vaccine in the last nine months, who has recovered from COVID-19 in the last six months or tested negative in the previous 48 hours. (AP Photo/Riccardo De Luca)

ROMA – “Stop all’obbligo, si va verso una raccomandazione”. E’ quanto dichiarato dal sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, in merito all’utilizzo delle mascherine al chiuso sui luoghi di lavoro. Secondo il rappresentante del governo, infatti, “gli italiani hanno mostrato senso di responsabilità come avvenuto per le mascherine all’aperto”.

Libero arbitrio

Costa ha sottolineato come “sarebbe complesso regolamentare un obbligo come la mascherina e quali situazioni in cui indossarla, la soluzione migliore è arrivare a una raccomandazione che varrà per tutti se parliamo non più di sussistenza dell’obbligo, c’è la consapevolezza che poi ci possono essere protocolli dei datori di lavoro condivisi con i sindacati e associazioni di categoria”.

Gimbe: “Folle idea”

Ma l’organizzazione indipendente ‘Fondazione Gimbe’ non ci sta.  Per il presidente Nino Cartabellotta sarebbe un errore abbandonare le mascherine al chiuso in quanto “dopo il netto calo della scorsa settimana tornano a salire i nuovi casi settimanali, che si attestano a quota 433mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 62mila casi, a fronte di una risalita dei tamponi totali dell’11,7%. Dopo il netto calo della scorsa settimana tornano a salire i nuovi casi settimanali, che si attestano a quota 433mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 62mila casi, a fronte di una risalita dei tamponi totali dell’11,7%.

Circolazione elevata

Cartabellotta ha anche spiegato che “con il primo maggio alle porte i dati dimostrano che la circolazione del virus, già molto elevata, è addirittura in aumento rispetto alla scorsa settimana. La media dei nuovi casi giornalieri è risalita a quasi 62mila, il tasso di positività dei tamponi molecolari ha superato il 18% e il numero di positivi, ampiamente sottostimato, supera quota 1,23 milioni. Con questi numeri – ha continuato – se è ragionevole mandare in soffitta il Green pass che ha ormai esaurito definitivamente il ruolo di ‘spinta gentile’ alla vaccinazione, sarebbe una follia abolire l’obbligo di mascherina nei locali al chiuso, in particolare se affollati e/o scarsamente areati, e sui mezzi pubblici”.

Altri dati

Sempre secondo i dati forniti dalla Fondazione “nella settimana 20-26 aprile, rispetto alla precedente, un aumento dei nuovi casi a 433.321 contro 353.193 e dei decessi, che salgono a 1.034 contro 861. In crescita anche i casi attualmente positivi (1.234.976 vs 1.208.279), le persone in isolamento domiciliare (1.224.239 vs 1.197.643) e i ricoveri con sintomi (10.328 vs 10.214), mentre si confermano in leggero calo le terapie intensive (409 vs 422)”.

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