Migranti, sindaco di Calolziocorte: “No ai centri di accoglienza vicino le scuole, contro il rischio di spaccio”

Migranti, no ai centri d'accoglienza vicino alle scuole per evitare lo spaccio. A prevederle a Calolziocorte, in provincia di Lecco, il Comune che ha approvato un nuovo regolamento che impedisce l'apertura di strutture d'accoglienza in determinate zone della città, come nei pressi delle scuole (entro i 150 metri).

Medical personnel take care of migrants at a naval base in Tripoli late on January 31, 2018, after they were rescued off Lybia's coast. About 240 illegal migrants from Arab and African countries arrived at the naval base on January 31, 2018, after they were rescued off the coast of Zuwara west of the Libyan capital, before their boat sank because of a hole in their rubber boat. / AFP PHOTO / Mahmud TURKIA

MILANO (LaPresse) – Migranti, no ai centri d’accoglienza vicino alle scuole per evitare lo spaccio. A prevederle a Calolziocorte, in provincia di Lecco, il Comune che ha approvato un nuovo regolamento che impedisce l’apertura di strutture d’accoglienza in determinate zone della città, come nei pressi delle scuole (entro i 150 metri). “In un altro centro d’accoglienza, a Lecco, abbiamo visto che si faceva spaccio di droga, la polizia ha verificato che esisteva questo problema”, argomenta il sindaco leghista Marco Ghezzi a Circo Massimo, ai microfoni di Radio Capital. “Quindi in modo preventivo, e per salvaguardare i plessi scolastici, abbiamo preso questa decisione. Noi lavoriamo bene con la cooperativa che da noi gestisce l’accoglienza, ma esiste il rischio che nel centro d’accoglienza si faccia spaccio, per questo il buonsenso dice di mettere questi centri in un posto che per il Comune è migliore e che può favorire meglio l’integrazione.

A Calolziocorte dove ci sono 14mila abitanti e 20/30 migranti da gestire sul territorio: sono pochissimi. Abbiamo tante persone immigrate sul territorio, di 27 nazionalità, poco più del 10%, e sono integrati”. E’ solo una questione di mettere delle regole, ma per favorire l’integrazione. Non abbiamo nessuna emergenza droga, ma esiste il rischio, ed è solo una questione di buonsenso. Io sono uno che vuole l’integrazione”, conclude il sindaco.

1 commento

  1. Che gli africani clandestini spaccino e’ una calunnia.
    Infatti, i 26mila in galera non sono veramente clandestini, ma attori pagati da Salvini.

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