Migranti, le navi ong dividono M5S-Lega

in foto Matteo Salvini, Luigi Di Maio

ROMA – L’odissea dei 49 migranti a bordo di Sea Watch e Sea Eye dovrebbe terminare a Malta, ma l’Italia potrebbe prendersi carico di donne e bambini.

L’annuncio della disponibilità di Roma arriva un po’ a sorpresa dal M5S

Sarebbe una prima svolta importante del governo giallo-verde, visto che nel caso Diciotti fu la Cei ad assumersi l’onere dell’accoglienza.

Il vicepremier Luigi Di Maio, su Facebook, si dice pronto ad accogliere donne e bambini per “dare, ancora una volta, come sempre, una lezione di umanità all’Europa intera”.

Di Maio trova però la contrarietà pubblica dell’altro vicepremier Matteo Salvini, che a stretto giro risponde indirettamente, senza mai citare il collega di governo.

Salvini spiega di non cambiare idea, perché l’Italia ha già accolto un milione di persone

Dato che le imbarcazioni hanno le bandiere di Olanda e Germania, e si trovano nelle acque di Malta, “risolvano i problemi, aprano i porti e i portafogli tedeschi, olandesi e maltesi“.

La mossa del leader M5S ha l’appoggio del premier Giuseppe Conte che, secondo quanto filtra da Palazzo Chigi, ha chiamato La Valletta per ufficializzare la disponibilità italiana.

Dietro le quinte, anche Salvini e Di Maio si sono sentiti

Ognuno avrebbe rimarcato la propria posizione, per andare avanti in direzioni distinte ma senza spaccature irreversibili. Fonti vicine al segretario leghista sottolineano che “non c’è nessun caso” e “nessuna irritazione”.

Ma dall’opposizione attacca il segretario del Pd Maurizio Martina definendo “una vergogna” un governo “che si divide sul salvataggio di essere umani”.

Il risvolto politico sembra abbastanza chiaro

il Movimento 5 Stelle non si appiattisce sulle posizioni oltranziste dell’alleato leghista, mostrando “il volto umano” dei populisti, tendendo una mano alle voci dissidenti al suo interno, come la senatrice Elena Fattori, secondo cui è “inumano” chiudere i porti.

Di Maio, comunque, sottolinea che l’Italia si assume questa responsabilità in contrapposizione all’Europa, che “se ne frega”, e che bisogna “cambiare con le prossime elezioni”. Insomma, dopo aver aperto le porte ai più deboli, “ci mettiamo al telefono con ognuno dei capi di stato europei e li costringiamo a rispettare le quote previste per ogni Paese“.

Le prime reazioni europee, però, non fanno ben sperare

In una nota, il ministro degli Interni di Malta Michael Farrugia se la prende direttamente con Di Maio, sottolineando che “il salvataggio è avvenuto più vicino all’Italia che a Malta e, anche se l’Ong ha chiesto all’Italia un porto sicuro, Roma si è rifiutata”.

Per questo “la nave è stata forzata a navigare ulteriormente, allontanandosi dal punto di soccorso, cercando rifugio nelle acque territoriali maltesi”.

Il ministro ricorda che “l’Italia ha chiuso tutti i suoi porti a tutte le Ong”

Ad offrire un porto – simbolicamente, perché legalmente non è lui a gestirlo – era stato il sindaco di Napoli Luigi De Magistris.

E un altro napoletano, lo scrittore Roberto Saviano, aveva criticato il vicepremier del Carroccio dicendogli di “smettere di fare il pagliaccio sulla pelle delle persone”. In risposta, il leghista gli ha dato dello “pseudo-scrittore” che “non capisce ciò che legge”.

Secondo i primi calcoli, l’Italia accoglierebbe una quindicina di migranti sui quasi 50 a bordo delle due navi. I dati certi riguardano la Sea Watch, che ha complessivamente a bordo 32 persone, di cui 4 donne e 3 bambini.

Sulla nave Sea Eye ci sarebbero altre due donne su un totale di 17 migranti

Le ong sottolineano che è impensabile non accogliere, assieme alle donne, anche i loro compagni. (LaPresse)

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