Migranti, Salvini-Muscat: “Strategia comune”

E’ stata, inoltre, ribadita la necessità di aprire una nuova stagione europea, capace di dare risposte concrete e tangibili

Foto Valerio Portelli / LaPresse in foto Matteo Salvini

ROMA – Alla vigilia del Vertice di Malta degli Stati meridionali dell’Ue, il Ministro Salvini ed il Primo Ministro maltese Muscat hanno avuto una proficua conversazione telefonica. Con l’obiettivo di rafforzare la strategia comune sul terreno del contrasto del traffico di migranti e della prevenzione della perdita di vite umane nel Mediterraneo. E’ quanto si legge in una nota del Viminale.

Salvini e Muscat fanno fronte comune

In particolare, il Ministro Salvini ed il Primo Ministro maltese Muscat hanno condiviso l’esigenza di proseguire la collaborazione volta a sostenere le Autorità libiche. Per rafforzarne le capacità di soccorso in mare e di controllo delle frontiere.

Lo scopo è contrastare il traffico di migranti nel Mediterraneo

E’ stata, inoltre, ribadita la necessità di aprire una nuova stagione europea, capace di dare risposte concrete e tangibili. Ad esempio sul piano della prevenzione delle partenze. Si legge ancora. Per raggiungere questo obiettivo, e stata confermata, in linea con la Dichiarazione di Valletta, l’esigenza di lavorare con i paesi di origine e transito per combattere le cause profonde della migrazione e i trafficanti. In particolare per prevenire i flussi migratori irregolari e per rinforzare i rimpatri.

La richiesta all’Europa

Il Ministro Salvini ed il Primo Ministro maltese Muscat hanno, infine, auspicato che i Paesi europei mediterranei condividano queste linee d’azione e sappiano valorizzarle congiuntamente a livello di Unione europea. Anche al fine di orientare il programma di lavoro della prossima Commissione europea. In tale ottica, il prossimo Vertice di Malta costituirà l’occasione per rafforzare l’intesa degli Stati dell’Europa meridionale e per richiamare fortemente l’attenzione sull’esigenza di una concreta strategia per il Mediterraneo, conclude la nota.

(LaPresse)

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