Minori, Save the Children: “I matrimoni precoci uccidono 60 bambine al giorno”

Il tasso più alto al mondo di matrimoni precoci si registra in Africa centrale e occidentale dove si contano 26 decessi al giorno legati ai matrimoni precoci

Undated handout photo of logo for the charity, Save The Children. The scale of abuse by aid workers and peacekeepers overseas was "significant" and "chronically under-reported", according to a report published a decade ago. PRESS ASSOCIATION Photo. Issue date: Saturday February 17, 2018. Save the Children found children were being coerced into sex, trading sex acts for food and other items and being forced into sexual slavery in Haiti, Cote d'Ivoire and southern Sudan. See PA story POLITICS Oxfam. Photo credit should read: Save The Children/PA Wire NOTE TO EDITORS: This handout photo may only be used in for editorial reporting purposes for the contemporaneous illustration of events, things or the people in the image or facts mentioned in the caption. Reuse of the picture may require further permission from the copyright holder.

MILANO – Ogni anno più di 22.000 bambine e ragazze muoiono durante gravidanze e parti che sono il risultato di matrimoni precoci, ovvero circa 60 ogni giorno. Queste le stime di una nuova analisi di Save the Children pubblicata in occasione della Giornata Internazionale delle Bambine e delle Ragazze.

Il tasso più alto al mondo di matrimoni precoci si registra in Africa centrale e occidentale dove si contano 26 decessi al giorno legati ai matrimoni precoci. In quest’area ci sono quasi la metà (9600) dei decessi totali annui legati ai matrimoni precoci a livello globale e il tasso di mortalità tra le madri adolescenti è quattro volte superiore a quello di qualsiasi altra parte del mondo. In Asia meridionale ogni anno si contano 2.000 decessi legati ai matrimoni infantili (6 al giorno), seguita poi dall’area dell’Asia orientale e del Pacifico con 650 morti annue (2 al giorno) e dall’America Latina e dai Caraibi con 560 decessi (quasi 2 al giorno).

Sebbene negli ultimi 25 anni siano stati evitati quasi 80 milioni di matrimoni precoci a livello globale, i progressi si erano fermati già prima della pandemia di Covid-19, che ha solo contribuito a peggiorare le disuguaglianze, principale causa dei matrimoni precoci. Difatti, durante i lockdown prolungati, è aumentato il rischio di violenze per bambine, ragazze e donne a causa della chiusura delle scuole, dei servizi sanitari sotto pressione o chiusi e della maggiore povertà delle famiglie. Si prevede che entro il 2030 altri 10 milioni di ragazze saranno costrette a sposarsi precocemente1 e di conseguenza aumenterà per loro anche il rischio di morire.

(LaPresse)

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