Stelle al Mondiale: Neymar è una furia e trascina il Brasile, Iniesta incanta con una Spagna in ritardo di condizione

Le protagoniste più attese sfoggiano progressi e difetti nelle amichevoli di preparazione

MILANO (Tommaso Barra) Col countdown ormai iniziato e il -10 fissato per l’inizio del Mondiale, le protagoniste più attese sfoggiano progressi e difetti nelle amichevoli di preparazione. La giornata di ieri ha permesso di fugare ogni dubbio circa la condizione di Neymar, assente dai campi di gioco da fine febbraio. La stella del Brasile è pronta a guidare i verdeoro sul tetto del mondo. Qualcosa da rivedere, invece, nella Spagna. La Roja è sembrata ancora in ritardo di condizione contro la Svizzera, nonostante abbia brillato il talento cristallino di Andres Iniesta.

Brasile, Neymar fa già paura. Croazia, ci sei per il Mondiale?
Il ct Tite lo aveva annunciato in conferenza stampa: “Neymar non è pronto per giocare dal primo minuto”. Infatti, l’asso del Psg ha fatto il suo ingresso in campo contro la Croazia dopo l’intervallo. Ma la sua condizione psico-fisica appare tutt’altro che logorata. Il gol che ha sbloccato l’impasse dell’incontro è una magia assoluta. Una perla, fatta di scatto, dribbling e contro-dribbling usando la suola per spostare il pallone e bordata ravvicinata sotto la traversa. Una rete che ci ricorda perché – in un mercato folle, senza senso e pericoloso – l’ex Barcellona sia stato pagato 222 milioni di euro. Risultato poi arrotondato dallo squillo di Firmino. Note dolenti, invece, per la Croazia. Il ‘Brasile d’Europa’, anche ieri, ha mostrato un senso di incompiutezza che si porta dietro da troppi anni. Chissà che al Mondiale non cambi qualcosa, con Modric e compagni chiamati ad essere protagonisti. 
Spagna, Iniesta è incantevole. Preoccupano De Gea e la condizione fisica

Le ‘furie rosse’ non sono andate oltre il pari contro la Svizzera. A brillare è stato ancora una volta il genio di Andres Iniesta. Talento, classe, stile, tecnica. Il 34enne di Fuentealbilla continua ad insegnare calcio sui campi di tutto il mondo. Peccato che la squadra, almeno ieri, non lo abbia adeguatamente supportata. I ragazzi di Lopetegui sono apparsi in ritardo di condizione. Dato che non può che preoccupare in vista dell’esordio al Mondiale, fissato per il 15 giugno contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo. E la papera di De Gea, andato troppo ‘morbido’ su un tiro velleitario di Lichsteiner, è un altro segnale di allarme. La Spagna non potrà adagiarsi sulla sconfinata qualità della sua rosa se vorrà concedere il bis dopo Africa 2010. A proposito, quel Mondiale lo decise proprio Don Andres

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