Mondo di mezzo, slitta ad aprile il processo di appello ad Alemanno

I giudici hanno accolto quindi un'istanza della difesa di Alemanno che chiedeva di attendere le motivazioni della Cassazione sul processo principale

Foto Vincenzo Livieri - LaPresse

ROMA – Slitta al 1 aprile l’apertura del processo di appello all’ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. Condannato in primo grado a sei anni di carcere per corruzione nell’ambito del processo nato dall’inchiesta sul ‘Mondo di mezzo’.

I giudici hanno accolto quindi un’istanza della difesa di Alemanno che chiedeva di attendere le motivazioni della Cassazione sul processo principale.

In particolare, secondo la difesa dell’ex primo cittadino, è necessario attendere le motivazioni del maxi processo, soprattutto per la posizione dell’ex ad di Ama Franco Panzironi. Per il quale gli ermellini hanno riqualificato le accuse di corruzione in interferenza illecita e disposto un nuovo appello.

Alemanno è stato condannato a sei anni di carcere lo scorso 25 febbraio. Secondo le accuse, avrebbe percepito quasi 300 mila euro senza averne titolo, buona parte dei quali attraverso la fondazione Nuova Italia da lui presieduta.

I fatti ai quali fanno riferimento gli inquirenti risalgono al periodo tra il 2012 e il 2014. Alemanno avrebbe ricevuto dall’imprenditore Salvatore Buzzi in accordo con Massimo Carminati, diecimila euro in contanti e altro denaro attraverso pagamenti alla fondazione e al suo mandatario elettorale. Il tutto con l’aiuto e l’intermediazione dell’ex amministratore dell’azienda romana dei rifiuti (Ama), Franco Panzironi, suo stretto collaboratore.

(LaPresse)

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