Montagne verdi con la transumanza

© lapressE - Alvaro Barrientos
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NAPOLI – Con la fine della bella stagione e l’inizio dell’autunno sulle vette d’Italia e d’Europa prende il via la transumanza. Con questo termine si indica la migrazione stagionale delle greggi, delle mandrie e dei pastori che, dopo l’estate, si spostano da pascoli situati nelle zone collinari o montane verso quelli delle pianure, per affrontare le rigide temperature invernali. In Italia questa antica usanza prese le mosse principalmente a partire dall’Appennino abruzzese, volgendo sia verso la Maremma toscana e laziale che verso il Tavoliere delle Puglie.

PATRIMONIO UNESCO

L’antica pratica della pastorizia affonda le sue radici nella preistoria e che si sviluppa in Italia anche tramite le vie erbose dei “tratturi” che testimoniano, oggi come ieri, un rapporto equilibrato tra uomo e natura e un uso sostenibile delle risorse naturali. La transumanza è stata inserita nel 2019 dall’Unesco nella Lista del Patrimonio Culturale Immateriale, che ha riconosciuto il valore della pratica sulla base di una candidatura transnazionale presentata da Italia, Austria e Grecia. L’Unesco ha riconosciuto due tipi di transumanza, quella orizzontale, nelle regioni pianeggianti, e quella verticale, tipica delle aree di montagna, evidenziando l’importanza culturale di una tradizione che ha modellato le relazioni tra comunità, animali ed ecosistemi, dando origine a riti, feste e pratiche sociali che costellano l’estate a l’autunno, segno ricorrente di una pratica che si ripete da secoli con la ciclicità delle stagioni in tutte le parti del mondo.

VALORE ECOLOGICO

L’Unesco nella motivazione del suo riconoscimento ha spiegato che la pratica della transumanza, rispettosa del benessere animale e dei ritmi delle stagioni, è un esempio straordinario di approccio sostenibile per affrontare le sfide poste dalla rapida urbanizzazione e dalla globalizzazione, ed ha contribuito in modo significativo a modellare il paesaggio naturalistico. La transumanza è importante in primo luogo per il bestiame, ma anche per i luoghi in cui viene praticata. Per quanto riguarda l’alimentazione dei capi migliora l’apporto nutritivo, con conseguenze positive sulla salute degli animali. L’effetto benefico sull’ambiente in cui pascolano greggi e mandrie deriva dalle deiezioni degli animali che forniscono elementi importanti per la coltivazione, ma anche da altri fattori.

TRANSUMANZA ED API

Le api o, più in generale, gli insetti impollinatori, sono fondamentali per la sopravvivenza dell’intero pianeta. La transumanza è importantissima anche per le api, e per l’equilibrio tra flora e fauna in montagna: i capi al pascolo sulle vette consentono infatti di preservare prati e radure dall’avanzata dei boschi. La predominanza di questi ultimi comporterebbe una riduzione significativa dei fiori ad alta quota, segnando un drastico taglio degli insetti sulle cime.  Per questa ragione la pratica dello spostamento delle mandrie è particolarmente importante per il benessere ambientale.

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