Musicista ucciso, denunciati i 4 della gang

Musicista ucciso, denunciati i 4 membri della gang
Musicista ucciso, denunciati i 4 membri della gang

NAPOLI – Omicidio di Giovanbattista Cutolo: la squadra mobile individua tutti i componenti della gang, che ha aggredito il musicista 24enne in piazza Municipio. Identificati e denunciati per rissa (per ora). Sono quattro e abitano ai Quartieri Spagnoli. La polizia li sta ascoltando uno a uno, per verificare se sapessero che il 17enne avesse in tasca una pistola. Le loro posizioni saranno valutate dagli inquirenti singolarmente. La Procura parte dall’accusa di rissa: reato accertato dalla videosorveglianza. 

Svelato anche il motivo della lite: la ruota di un motorino del gruppo di Montecalvario aveva urtato lo scooter di un amico del musicista  davanti alla paninoteca. Tutto è cominciato da qui. Con una prima discussione: un alterco verbale. Poi tutti entrano nel locale. Dopo pochi minuti la zuffa: volano sedie e tavolini. Un ragazzo in disparte tira fuori la semiautomatica e fa fuoco tre volte, colpendo Cutolo alla testa. Per la polizia, è un 17enne dei Quartieri Spagnoli, fermato poco più tardi e accompagnato in questura. Ascoltato a lungo: ha detto che la pistola l’aveva procurata. Non l’aveva con sé quella notte. Secondo gli agenti, non è così. Ma saranno le indagini a stabilirlo. E’ un’arma di piccolo calibro: di quelle che entrano in una tasca dei pantaloni. 

Ora è in carcere. Non avrebbe partecipato alla rissa. Ma avrebbe premuto il grilletto durante la zuffa, pochi metri più dietro. E’ accusato di omicidio. I volti degli altri sono stati immortalati dalle telecamere interne: denunciati per rissa. Ma il quadro indiziario può mutare da un momento all’altro. 

Intanto l’autopsia conferma tre ferite da arma da fuoco: due al torace e una alla schiena. Il 17enne ha detto di aver sparato per difesa, non voleva uccidere. In quel momento aveva avuto paura. 

L’arma è stata recuperata dagli agenti non lontano dall’abitazione ed è sotto alla lente della Scientifica. Nascosta accanto a un albero. Una semiautomatica calibro 635 (di quelle che stanno nel palmo di una mano). Il minore si è costituito poche ore dopo il delitto: chiamato dal padre. Insieme sono andati in questura. Difeso dall’avvocato Davide Piccirillo del foro di Santa Maria Capua Vetere. 

Il 17enne ha ammesso le colpe. Per 48 ore sotto choc. Ascoltato dal pubblico ministero, ha fornito i dettagli.  

Ha manifestato la volontà di incontrare la famiglia della vittima. Si è detto risentito e provato per quello che ha fatto. Adesso è nel carcere a Nisida. 

Il padre chiede perdono alla famiglia di Cutolo: “Mio figlio ha sbagliato e deve pagare. Se un giorno dovessi incontrare i parenti, mi inginocchierei ai loro piedi. Non saprei cosa altro fare”

La famiglia del 24enne è rappresentata dall’avvocato Claudio Botti del foro di Napoli. 

Giovanbattista Cutolo abitava nel centro storico: a due passi da piazza del Gesù, dove oggi si svolgeranno i funerali. Emergono nuovi dettagli. La paninoteca  era piena di persone. Alle 4 e 30 del mattino. Tutte fuggite, quando sono volate sedie e tavolini nel locale. Non solo. Il 24enne aveva il volto tumefatto: forse colpito proprio da uno sgabello nei primi minuti. 

Le telecamere riprendono la fase iniziale della zuffa: fino al primo colpo di pistola, che fa saltare il sistema di videosorveglianza. Qui le immagini si interrompono. Ma sono bastate alla polizia, per individuare i cinque ragazzi dei Quartieri Spagnoli. Quattro denunciati per rissa e uno fermato per omicidio. Cutolo era con tre amici e la fidanzata. 

De Iesu: “Misure di sicurezza nel luogo del delitto”

L’autopsia: il 24enne ucciso con tre colpi di pistola. Oggi sarà il giorno dell’addio a Giovanbattista Cutolo. L’intero mondo degli artisti chiamato a raccolta. Gli appelli si moltiplicano. Serve far sentire la voce della Napoli perbene. Intanto sarà lutto cittadino. 

I funerali si svolgeranno nella chiesa del Gesù Nuovo. In una cerimonia presieduta dall’arcivescovo Domenico Battaglia.

La camera ardente per salutare il musicista sarà allestita dalle 14 nella chiesa del Gesù Nuovo. A seguire alle 15 iniziano le esequie. 

Per la cerimonia si è mosso anche il Municipio. Installerà un maxi schermo in piazza del Gesù per favorire la partecipazione. In considerazione della massiccia presenza di persone prevista dalle autorità.   

Così è stato predisposto il montaggio di un maxischermo di metri 5×3, che sarà posizionato di lato alla basilica di Santa Chiara, in modo da consentire di assistere al rito funebre anche a quanti non riusciranno a trovare posto in chiesa. 

In piazza del Gesù, analogamente a quanto avviene in occasione della festa dell’Immacolata, le strade di accesso saranno presidiate per il controllo dei flussi in entrata, per evitare che il numero di persone presenti possa superare la capienza dell’area.

Oggi i riflettori delle istituzioni, dell’opinione pubblica e dei cittadini saranno sul centro storico. 

Nel corso della riunione in prefettura, alla quale ha preso parte l’assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità Antonio De Iesu, è stato deciso un potenziamento delle misure di sicurezza nella zona in cui è avvenuto l’omicidio del giovane musicista. Il piano coinvolge, insieme alle altre forze dell’ordine, anche la polizia locale, che attiverà, sia di mattina che di pomeriggio, il presidio da parte di una pattuglia di motociclisti in piazza Municipio e nelle aree limitrofe effettuando controlli per il rispetto delle norme del codice della strada e sulle auto e i motorini parcheggiati in divieto di sosta, soprattutto nei pressi degli esercizi pubblici della zona.

Negli ultimi giorni in molti hanno voluto rendere omaggio al musicista, ucciso dopo una lite tra due gruppi di ragazzi in piazza Municipio. Cutolo era incensurato. Un bravo ragazzo. Studiava musica al conservatorio. Suonava nella Scarlatti Young.  Così lo ricorda Gaetano Russo, fondatore della nuova Orchestra Scarlatti: “Sei rimasto vittima proprio di quella violenza senza nome, che noi della comunità Scarlatti abbiamo cercato di combattere ogni giorno con la musica.  Una pallottola ha trafitto in un attimo tutti i sogni, tuoi e nostri: se questi progetti si fossero realizzati, siamo certi che tu saresti ancora qui. Eri e resterai con noi”.     

Intanto da molte parti si levano grida di rabbia e dolore. Gli inquirenti chiedono un cambio di passo e una nuova normativa: i minorenni che vengono sorpresi con le ami devono poter essere fermati. Non basta più la denuncia a piede libero e il sequestro. Così non si va da nessuna parte. Tanto che ogni fine settimana registrano bollettini di guerra, tra feriti, accoltellati e pestaggi. 

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