Napoli, Hamsik all’addio: al Dalian entro il weekend. La città divisa: va ritirata la numero 17?

Dibattito in città sull'eventualità di ritirare la maglia numero 17

Hamsik, la Cina ti aspetta
Foto LaPresse - Gerardo Cafaro

NAPOLI – Ultimi giorni napoletani per Marek Hamsik. Il capitano del Napoli entro un paio di giorni partirà per la Cina per firmare il contratto che lo legherà per le prossime tre stagioni al Dalian Yifang, squadra della Serie A cinese allenata da Bernd Schuster.

Ultime formalità

Nelle prossime ore saranno completate le ultime formalità e poi Hamsik si recherà in Cina per concludere l’affare. Tutto sarà messo nero su bianco prima del weekend. Lo slovacco non sarà disponibile per la gara di sabato alle 18, quando il Napoli sarà impegnato sul campo della Fiorentina in una sorta di rivincita della maledetta partita dello scorso anno che mandò in frantumi i sogni di scudetto degli azzurri.

Anche ieri si è allenato a Castelvolturno

All’allenamento mattutino presente lo slovacco che, da grande professionista, sta continuando a lavorare con il resto della squadra in attesa di avere il via libera dal Napoli.

Ritirare la maglia?

In città, intanto, il dibattito tra i tifosi, dopo aver metabolizzato l’addio del capitano, è quello relativo alla maglia. Il numero 17 va ritirato? L’unico numero a non essere indossato è il numero 10 in omaggio a Diego Armando Maradona, il giocatore più forte al mondo. Ma il 17 di Hamsik? In molti lo ritengono un gesto di rispetto per un calciatore che ha sempre dimostrato di amare il Napoli e che ha rifiutato società anche più prestigiose pur di rimanere in azzurro. Del resto lo slovacco ha firmato il record di gol e di presenze con la maglia del Napoli. C’è però anche chi crede che ritirare la maglia sia qualcosa che deve andare al di là della militanza e che meritano solo i grandissimi: Maradona appunto per il Napoli.

Le altre maglie ritirate

Rarissime le maglie ritirate tra i grandi club: il Milan ha ritirato il 6 di Baresi (il 3 di Maldini inizialmente ritirato è attualmente disponibile anche se nessuno lo indossa), l’Inter il 3 di Facchetti e il 4 di Zanetti. Nessun numero alla Juventus nonostante i vari Zoff, Buffon, Platini, Baggio, Del Piero, tanto per citare alcuni top player.

Tra le ‘piccole’ diverse maglie ritirate per i giocatori-simbolo e per quelli che hanno fatto grandi cose. E’ il caso della numero 11 per il Cagliari (Gigi Riva), la 10 del Brescia (Roberto Baggio), 10 dell’Empoli (Francesco Tavano) e la 7 del Genoa (Marco Rossi). A questi poi si aggiungono quelle appartenute a calciatori deceduti durante la propria carriera. L’ultimo caso è quello di Davide Astori, 13 di Fiorentina e Cagliari. A lui si aggiungono Federico Pisani (14 dell’Atalanta), Niccolò Galli (27 del Bologna), Vittorio Mero (13 del Brescia), Piermario Morosini (25 di Vicenza e Livorno), Jason Mayelè (30 del Chievo). Alcune squadre poi hanno ritirato la maglia numero 12 in rappresentanza dei tifosi, il dodicesimo uomo in campo.

Le maglie ritirate nel mondo

All’estero sono state ritirate la 14 di Johan Cruyff (Ajax), la 10 di Pelè (Cosmos, il Santos dopo averla ritirata recentemente l’ha fatta indossare a Gabigol), la 10 di Ferenc Puskas (Honved Budapest), la 6 di Bobby Moore (West Ham, nonché capitano dell’Inghilterra campione del mondo).

Insomma, la discussione resta aperta tra i ‘pro’ e i ‘contro’: la 17 di Hamsik va ritirata oppure no?

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