Napoli. Scuole in Dad, la giunta muta. Simeone: Filippone intervenga

Il consigliere deluchiano dopo le polemiche per il silenzio di Manfredi

NAPOLI – Sulla questione delle scuole in Dad c’è un silenzio assordante da parte dell’amministrazione comunale. Sabato il consigliere di opposizione Antonio Bassolino e la componente del direttivo di Fratelli d’Italia Alessandra Caldoro hanno criticato la linea attendista del sindaco Gaetano Manfredi, ieri il consigliere deluchiano (Napoli Libera) Nino Simeone ha dichiarato a “Cronache”: “Mi sarei piuttosto aspettato un intervento dell’assessore all’Istruzione Mia Filippone, che oltretutto è anche vicesindaco. Manfredi si occupa già di moltissime questioni, non possiamo aspettarci che intervenga anche su questo. Altrimenti, non si capisce a cosa servano le deleghe agli assessori. Certo, la questione delle riaperture è in capo a Governo nazionale e Regione, ma mi avrebbe fatto piacere che il nostro assessore al ramo intervenisse”. Ieri anche la segreteria cittadina di DeMa è intervenuta sulla questione, chiedendo “che pensa il Sindaco Manfredi del caos scuole venutosi a creare a Napoli? Sindaco Manfredi se c’è batta un colpo. Non lo faccia solo quando si tratta di aumentarsi lo stipendio o garantire alla vostra politica tamponi gratis”.
E intanto fa discutere la decisione dell’amministrazione di garantire tamponi gratis ad assessori e consiglieri, oltre che ai dipendenti. In una nota, l’assessore alla Salute Vincenzo Santagada dichiara che “la somministrazione dei tamponi, prevista dalla delibera non ancora operativa, è destinata ai dipendenti dell’Amministrazione comunale e ai componenti degli organi di Giunta e Consiglio e, consequenzialmente tende a preservare e garantire continuità e regolarità dell’attività lavorativa e di governo”.

L’assessore ha inoltre promesso a breve scadenza “un avviso pubblico per consentire al Comune di accettare queste donazioni finalizzate alla prevenzione della diffusione del covid”. Subito dopo saranno stipulate convenzioni “per definire le modalità di somministrazione dei test antigenici e molecolari per tutti i dipendenti. Tutto questo costituisce una forma di risparmio per l’Amministrazione che altrimenti dovrebbe sostenere i costi dei tamponi per la sicurezza dei propri dipendenti”. Di un provvedimento “assolutamente sbagliato e irrispettoso” parlano Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale di Europa Verde, Fiorella Zabatta, co portavoce regionale del Sole che Ride, e Luigi Carbone, consigliere comunale di Europa Verde, che chiedono di ritirare la delibera. L’atto è “irrispettoso nei confronti di tutti quei cittadini che, da giorni, sono in fila al freddo all’esterno delle farmacie o dei laboratori per ore, e che sono costretti a sborsare cifre che vanno fino a 60 euro per un molecolare”.

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