Nuove tasse, scoppia la polemica. Il Pd contro Renzi: sulla manovra fa il fenomeno

Sui punti principali della bozza della manovra

Foto Roberto Monaldo / LaPresse

Una manovra finanziaria che continua a provocare polemiche. Tra i punti che non convincono c’è anche quello relativo alla nuova Imu.

La nuova Imposta Municipale Unica

E’ frutto della fusione tra Imu e Tasi (tassa sui servizi indivisibili) e ha un’aliquota dell’8,6 per mille, che può essere aumentata fino al 10,6 per mille. Nel 2020 i Comuni potranno alzarla addirittura fino all’11,4 per mille. Ma rispetto al passato, la novità è che i Comuni potranno anche azzerarla. Non c’è più, infatti, un valore minimo sotto al quale non è possibile scendere come avviene oggi. L’annullamento del prelievo potrà riguardare anche ville, castelli e abitazioni di pregio: oggi invece a questi immobili di lusso il prelievo si applica anche quando sono prima casa. Le abitazioni date in affitto a canone concordato godranno ancora dello sconto del 25%.

La plastic tax

La bozza della manovra conferma anche la tassazione per monouso, tappi ed etichette di plastica, polistirolo. Mazzata per le auto aziendali, a meno che non siano ecologiche. Confermata anche la tassa

Le reazioni: polemiche interne al governo

Nel governo c’è ovviamente chi esulta per la manovra, come Luigi Di Maio: “E’ una manovra da sostenere, che è stata migliorata grazie al lavoro del M5S”. Di parere opposto Matteo Renzi (Italia Viva): “Lavoreremo in Parlamento per eliminare la tassa su auto aziendali, plastica e zucchero”. A Renzi risponde il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia (Pd): “Si poteva fare di più e meglio? Certamente. Ma mi chiedo con quali risorse. Sono tutti fenomeni, dicono cosa non va bene e quale tassa togliere ma non dicono mai come farebbero a far quadrare i conti o dove interverrebbero. E’ facile così”.

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