Omicidio colposo per la morte di Francesco Di Vilio e per le lesioni gravissime riportate da Angela Iannotta, aumenta il numero di indagati

Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti è al vaglio anche una ipotesi di colpa organizzativa dei responsabili della clinica Villa del Sole e del suo direttore sanitario, Nicolino Rosato.

Il filone della duplice indagine condotta dalla magistratura sammaritana si allarga a macchia d’olio. Oltre al chirurgo bariatrico Stefano Cristiano sono indagati altri medici sia della clinica Villa Letizia de L’Aquila che della clinica Villa del Sole di Caserta.

Non si conosce al momento ancora il numero esatto degli inquisiti dopo soli 3 mesi di indagini.

Sotto la lente d’ingrandimento degli inquirenti è al vaglio anche una ipotesi di colpa organizzativa dei responsabili della clinica Villa del Sole e del suo direttore sanitario, Nicolino Rosato.

La clinica – come riportato da notizie di agenzia – nei giorni scorsi è stata oggetto di un blitz da parte della squadra di polizia giudiziaria e dei Nas con una perquisizione e un decreto di sequestro emesso dal Procuratore capo della Repubblica di Santa Maria C.V. dott. Carmine Renzulli per sequestrare ulteriori atti e documenti amministrativi.

Il tutto è avvenuto alla presenza dello stesso direttore sanitario e di Americo Porfidia, azionista della struttura.

Nel passato erano già state sequestrate le cartelle cliniche e la documentazione sanitaria di Angela Iannotta e di Francesco Di Vilio da parte della polizia giudiziaria su ordine del Pubblico Ministero delegato delle indagini; atti che ora solo al vaglio di un pool di esperti.
Cio’ a seguito della denunzia degli avvocati Raffaele e Gaetano Crisileo, legali delle famiglie delle due vittime dei casi di presunta malasanità.

Adesso gli inquirenti passano al setaccio il management sanitario della struttura sanitaria casertana.

Si punta ad accertare se la Clinica Villa del Sole e’ in possesso dei requisiti per l’accreditamento istituzionale a svolgere rischiosi interventi di chirurgia bariatrica ( come quello eseguito su Angela Iannotta, a seguito del quale è finita in pericolo di vita ) e interventi chirurgici complessi (come i tre eseguiti su Francesco Di Vilio, a seguito dei quali è deceduto ); tutti avvenuti in regime di convenzione e pagati dal servizio sanitario nazionale.

Gli inquirenti vogliono accertare se la Clinica Villa del Sole di Caserta abbia i requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici tale da attribuirle correttamente il previsto livello di classe per eseguire tali speciali prestazioni e che tipo di rapporto di lavoro aveva il dott. Cristiano con la clinica di Caserta.

E’ cronaca recente che, un paio di anni fa, diverse persone, tra cui Porfidia, componente del comitato esecutivo della struttura, finirono a giudizio dinanzi al Tribunale sammaritano per la vicenda della falsa attestazione dei requisiti per ottenere l’accreditamento al servizio sanitario nazionale ambulatoriale di radioterapia.

Con il dott. Americo Porfidia finirono a processo, l’avv. Gianluca Maccauro, ex rappresentante legale della clinica; l’architetto Vincenzo Magnetta di Santa Maria Capua Vetere, dirigente dell’Asl di Caserta; Consalvo Sperandeo di Marcianise, ex direttore del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Caserta e Presidente del Comitato Aziendale Accreditamento; Luigi Cimmino di San Tammaro, responsabile dello stesso Comitato.

Nel frattempo siccome Angela continua ad essere alimentata solo per via endovenosa sono in corso contatti di alcuni amici di famiglia della giovane con luminari chirurghi ester.

Corre voce di un colloquio telefonico avuto da influenti imprenditori di Castel Volturno, amici di Mario Iannotta, papa’ di Angela, con gli assistenti del prof. Patrick Soon-Shiong, chirurgo sudafricano-americano, fondatore di una rete biotecnologica, luminare nei trapianti di…

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