Omicidio Mastropietro, procuratore: C’è dna di ignoto. Rispettare vittima

Roma, 24 apr. (LaPresse) – “Credo che ognuno di noi debba avere dei paletti deontologici nell’ambito della propria attività. Ci si accosti con prudenza e rispetto alla vita di questa ragazza. Anche se ha avuto una vita tormentata ma non credo sia il caso di andare alla ricerca di dettagli pruriginosi che non hanno nell’indaghine alcuna rilevanza”. Così Giovanni Giorgio, procuratore di Macerata, nella conferenza convocata in procura per fare il punto sulle indagini sull’omicidio di Pamela Mastropietro. Giorgio ha confermato la presenza di un dna di persona ignota, uomo non africano, sul corpo della vittima, e ribadito che la giovane è stata uccisa in casa di Innocent Oseghale, uno dei tre nigeriani indagati per l’omicidio.

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