Parma: maxi sequestro di 172 oggetti in avorio a “Mercanteinfiera”

I carabinieri del Nucleo Cites di Modena, insieme ai militari dello stesso gruppo di Bologna e Forlì-Cesena, Roma, Parma e Modena, il 18 marzo, durante un'attività finalizzata al contrasto del commercio illecito di oggetti in avorio, alla manifestazione "Mercanteinfiera", hanno sequestrato 172 oggetti e denunciato 11 persone

Foto Carlo Lannutti / LaPresse

PARMA – I carabinieri del Nucleo Cites di Modena, insieme ai militari dello stesso gruppo di Bologna e Forlì-Cesena, Roma, Parma e Modena, il 18 marzo, durante un’attività finalizzata al contrasto del commercio illecito di oggetti in avorio, alla manifestazione “Mercanteinfiera”, hanno sequestrato 172 oggetti e denunciato 11 persone. In base a quanto ricostruito, il valore del materiale posto sotto sequestro supera i 200mila euro: tra gli oggetti sequestrati ci sono uno scettro ecclesiastico intarsiato in vendita a 40mila euro, marotte da giullare a 15mila euro, un pettine in avorio lavorato a 4mila euro, una zanna lavorata a 15mila euro, numerose sculture in avorio, crocifissi e oggetti di vario genere per valori dai 100 euro a oltre 6mila euro. Dagli accertamenti è emerso che i pezzi d’antiquariato sequestrati, derivanti dalle zanne di elefante, sarebbero stati tutti privi della documentazione necessaria per la detenzione e la vendita, circostanza che, se provata, integrerebbe gli estremi di un reato per il quale è prevista la pena dell’arresto da 6 mesi a 2 anni con l’ammenda da 15mila a 150mila euro. L’avorio è sottoposto alla tutela della CITES, la Convenzione di Washington che disciplina il commercio internazionale di specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione la cui messa in vendita senza la prescritta documentazione CITES configura un’ipotesi di reato.

(LaPresse)

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