Patti Lateranensi, Ucraina al centro dei colloqui Italia-Vaticano. Mattarella: “Violenza non diventi metodo”

Foto Paolo Giandotti / Ufficio Stampa Quirinale / LaPresse 15 marzo 2022 Roma - Italia Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con S.Em. Rev.ma il Cardinale Pietro PAROLIN, Segretario di Stato, in occasione dei colloqui bilaterali con la Santa Sede, nella ricorrenza della firma dei Patti Lateranensi. Accordo di Revisione del Concordato, oggi 15 marzo 2022.

ROMA – La guerra in Ucraina è stata al centro dei colloqui tra Italia e Santa Sede nel 93° anniversario dei Patti Lateranensi. Durante il tradizionale incontro tra le delegazioni, guidate dal presidente del Consiglio Mario Draghi e dal segretario di Stato del Vaticano Pietro Parolin, a Palazzo Borromeo, si è discusso della crisi in corso, fonte di estrema preoccupazione. L’aggressione spaventa perché rischia di avviare una “deriva di conflitti che può estendersi con ulteriori pericoli”, ha affermato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Il capo di Stato ha parlato di una situazione “grave e inedita” di un paese potente che invade con la violenza un paese indipendente per imporgli le proprie scelte e questo, ha detto il presidente, “crea allarme e preoccupazione in tutto il mondo”. Mattarella, nel corso dei colloqui, ha quindi avvertito che bisogna impedire che il modo di agire visto in queste ultime settimane diventi “un metodo” perché “ne sarebbero sconvolte le regole della convivenza internazionale”.

Durante il summit si è sottolineata anche la necessità di uno sforzo condiviso per rendere più umane le condizioni di vita dei migranti, in particolare di coloro che fuggono dalla guerra, anche tramite specifici interventi nelle nazioni di transito o che accolgono i rifugiati, ha spiegato il direttore della Sala Stampa della Santa Sede Matteo Bruni.

Gli incontri governativi bilaterali sono iniziati nel pomeriggio. Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha accolto la delegazione del Vaticano, guidata da Parolin e composta, tra gli altri, dal presidente della Cei Gualtiero Bassetti e dal segretario per i rapporti con gli Stati Paul Richard Gallagher, a Palazzo Borromeo, sede dell’ambasciata italiana presso il Vaticano.

Presenti per la delegazione italiana il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, il ministro del Lavoro Andrea Orlando, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi e la ministra per le disabilità Erika Stefani. A circa un’ora dall’inizio del summit, l’incontro è stato allargato al Presidente della Repubblica Mattarella, alla presidente del Senato Elisabetta Casellati e al vicepresidente della Camera Ettore Rosato.

Tra i temi affrontanti anche quello della crisi in Libano e del prossimo Giubileo nel 2025, con l’attivazione di percorsi e servizi in tutta Italia, in collaborazione con la Cei e il Vicariato di Roma, per quanti da pellegrini vorranno raggiungere le basiliche papali nella capitale.(LaPresse)

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