Pd, Boccia: Martina-Minniti-Zingaretti dicono no a M5S? Lo dicano anche a Salvini

. Peccato che non si esprimano su eventuali governi con Salvini e Berlusconi. Siamo alle solite". Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico.

Foto LaPresse / Federico Guberti politica
Roma, 1 dic. (LaPresse) – “Il tasso di ipocrisia con l’avvicinarsi del congresso aumenta anziché diminuire. I tre candidati degli apparati, che continuano a far finta di nulla e a non fare la campagna di adesione al Pd, cadono nella trappola del Foglio dicendo mai con il M5S. Peccato che non si esprimano su eventuali governi con Salvini e Berlusconi. Siamo alle solite”. Così Francesco Boccia, deputato PD e candidato alla segreteria del Partito Democratico. “Mi dispiace dirlo ma dai candidati al congresso del PD mi aspetto meno ipocrisia. I tre candidati, che non nascondono ogni giorno di avere dietro i vecchi apparati, si affrettano nello smentire un qualsiasi appoggio al M5S in caso di crisi di governo. Benissimo, si torna al voto.

dunque

dopo che succede? Grazie alla pessima legge elettorale che non criticano mai, dopo cosa facciamo?”, aggiunge. “È stato il Pd a far approvare un sistema elettorale proporzionale ed è evidente, per la situazione in cui versiamo, che il Partito Democratico ostaggio degli apparati non è autosufficiente per poter governare da solo. A Zingaretti, Minniti e Martina vorrei fare una semplice domanda: in un sistema con tre blocchi, PD, M5S e Lega con chi volete dialogare? Io non sono ipocrita e continuo ad essere convinto che sui bisogni, i diritti e le povertà facciamo delle analisi della società che impongono un confronto con il M5S. Certo, il M5S sta dando pessima prova di governo ed è ogni giorno di più ostaggio della Lega, ma l’attenzione verso temi sociali comuni impone un confronto”, prosegue. “Tra M5S e Lega preferisco parlare con il M5S. Zingaretti, Minniti e Martina, evidentemente, hanno molte più affinità con Salvini e Berlusconi. Vedremo durante il congresso cosa ne pensano i militanti Pd”, conclude.

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