Pd, congressi più lontani Bonaccini fa il pompiere

Pd, congressi più lontani Bonaccini fa il pompiere
Pd, congressi più lontani Bonaccini fa il pompiere

NAPOLI (Mauro Mancuso)“Non alzate l’asticella dello scontro”. E’ stato questo, stando a fonti interne al Pd, l’ordine di scuderia impartito ai suoi sostenitori dal candidato alla segreteria nazionale del Pd Stefano Bonaccini. Un diktat che in Campania ha portato sia il governatore Vincenzo De Luca che il gruppo di consiglieri regionali Gennaro Oliviero, Mario Casillo, Bruna Fiola e Massimiliano Manfredi e l’ex deputato Lello Topo ad accordarsi con i sostenitori della mozione Elly Schlein, il commissario regionale uscente Francesco Boccia e il deputato segretario del Pd Napoli Marco Sarracino, e rimandare i congressi locali. La consapevolezza di non poter fare nulla per superare il correntismo interno, ha portato il presidente dell’Emilia a scegliere la strada della mediazione. Memore di quanto successo prima a Nicola Zingaretti e poi a Enrico Letta, Bonaccini ha deciso di non rischiare di ritrovarsi i gruppi parlamentari contro. Gruppi parlamentari che sono diretta emanazione del segretariato lettiano così come i precedenti lo erano di quello renziano. Una strategia che, ad oggi, sembra vedere totalmente in accordo De Luca, Casillo e Topo e meno Fiola e Manfredi considerato che questi ultimi avrebbero preferito non solo che i congressi regionale e provinciale si svolgessero prima del nazionale, ma anche che non si lasciasse spazio agli avversari che, dal loro punto di vista, e non a caso, hanno responsabilità chiare sullo sfacelo del partito campano e napoletano. Ma per il quieto vivere hanno accettato di assecondare Bonaccini e non mettersi di traverso. Per ora mantengono un profilo basso continuando a lavorare all’individuazione del nome di un candidato unitario sia in regione che in città, consapevoli che prima o poi, per quanto la si voglia rimandare, la resa dei conti arriverà. Inoltre per rafforzarsi ai due basta restare a guardare e aspettare i passi falsi degli altri. Il primo non ha tardato ad arrivare considerato quanto sta accadendo con il tesseramento ‘pompato’ che nelle ultime ore è diventato un vero e proprio caso. L’ennesima figuraccia in salsa piddina, con le tessere di partito che sembrano essere irregolari e che dovrebbe portare all’annullamento di circa un migliaio di iscrizioni in Campania, anche a Caserta. Intanto sul fronte alleanze, mentre i bonacciniani non si sbilanciano rispetto a ciò che sarà, Sarracino nei giorni scorsi è tornato a parlare dell’alleanza con il Movimento 5 Stelle alle prossime elezioni regionali. Un ragionamento che guarda al futuro, alle Regionali e alle Amministrative a Napoli e che coinvolge direttamente sia il sindaco Gaetano Manfredi che l’ex presidente della Camera Roberto Fico. Il primo, nell’ottica degli orlandiani, potrebbe essere il giusto successore di De Luca laddove il governatore non ottenesse il via libera al terzo mandato su cui far converge ere i grillini che già lo sostengono al Comune, mentre Fico potrebbe essere il candidato sindaco su cui anche i dem potrebbero convergere a Napoli. Ipotesi possibili, ma solo se l’area dem che sostiene Schlein riuscirà o a spuntarla ai congressi o ad ottenere una percentuale tale da consentirgli di tenere sotto scacco Bonaccini e di conseguenza chi lo sostiene in Campania. 

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