Roghi in calo nella Terra dei fuochi

©LaPresse
©LaPresse

NAPOLI (an) – Diminuiscono gli incendi di rifiuti nella cosiddetta Terra dei fuochi. Ad affermarlo sono i dati relativi a gennaio e inseriti nel report redatto dall’Incaricato per il contrasto al fenomeno dei roghi di rifiuti nella regione Campani

Gli eventi incendiari registrati nell’ultimo mese sono stati soltanto 32 (29 in provincia di Napoli e 3 in quella di Caserta). Dato ancora inferiore a quelli dei precedenti mesi di novembre e dicembre 2022 (quando si registrarono, rispettivamente, 55 e 44 roghi di rifiuti). Ancor più netto il confronto con il mese di gennaio dello scorso anno (2022), quando i roghi di rifiuti, si legge nel report, furono il doppio: 64 (57 nei comuni del Napoletano e 7 del Casertano). 

Nel documento si evidenzia, inoltre, che sono “a zero i valori relativi alla fascia costiera settentrionale, a ripetuta conferma della stagionalità del fenomeno, che si rivela in diretta connessione con il numero delle persone dimoranti negli insediamenti estivi lungo il litorale (il numero di roghi in aree urbane dove esistono carenze strutturali nel sistema di raccolta è direttamente proporzionale al numero dei residenti). Nessun evento incendiario sui rifiuti presso i campi Rom nel mese di gennaio”. 

In calo il numero degli abbandoni di rifiuti, dato quest’ultimo che l’incaricato definisce “molto confortante tenuto presente che gli abbandoni costituiscono la causa prima dei roghi”

C’è da capire se questo calo sarà tendenziale o se ha rappresentato un’eccezione. E per aver un quadro chiaro della situazione, inevitabilmente bisognerà aspettare, però, i prossimi mesi.

Dallo scorso mese, precisa il report, è poi attivo un nuovo modello di controllo del territorio: quello “a sorpresa” concentrato soprattutto “sulle attività di trasporto abusivo e scarico di rifiuti, ovviamente senza trascurare le attività commerciali, industriali, artigianali e agricole e le filiere produttive”. 

Oltre ai sequestri di mezzi e aree e ai sempre maggiori controlli delle persone, balzo in avanti delle sanzioni (a gennaio 2023 per 677.585,00 euro) “che sono aumentate del doppio dallo scorso anno e di ben sette volte dal 2020, a testimonianza di una attività di contrasto e prevenzione che si fa sempre più incisiva. Ciò pur a fronte della diminuzione del numero dei pattugliamenti, dovuto alle esigenze dello strumento militare nel mutato  quadro internazionale, che ha comportato la riduzione del contingente Strade sicure-Terra dei fuochi” dell’Esercito”

I dati sul numero degli eventi incendiari sono quelli ufficiali forniti dal Corpo nazionale dei vigili del fuoco, mentre gli altri dati provengono dalle attività sul territorio del Contingente “Terra dei fuochi” dell’Esercito in concorso con le Forze di polizia e le polizie locali.

© Riproduzione

 riservata

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome