Pd, O. Napoli: “Decida chi vuole essere per stabilire con chi allearsi”

Proprio come il personaggio pirandelliano Vitangelo Moscarda, anche il Pd ha scoperto di avere il naso leggermente storto.

Foto Luca Prizia - Osvaldo Napoli

Proprio come il personaggio pirandelliano Vitangelo Moscarda, anche il Pd ha scoperto di avere il naso leggermente storto. Il fatto di essere stato architrave di molte e diverse maggioranze, senza mai il conforto di un ampio suffragio elettorale, ha finito per frantumarne l’identità. Con il risultato che oggi il Pd è quello che vive nell’opinione altrui senza averne una sua propria. La larga vittoria della destra ha acceso i riflettori su quella crisi che va risolta rapidamente nell’interesse della democrazia italiana oggi in pesante affanno”. Così Osvaldo Napoli, della segreteria nazionale di Azione. “Dal Terzo Polo non arrivano solo critiche ai dirigenti democratici. Ma anche riflessioni utili, sempre respinte con sufficienza quando non con disprezzo. Una per tutte: se il centrodestra è quello che vediamo, cioè una coalizione di interessi diversi tenuti insieme nel segno del populismo, pensa il Pd che sia utile costruire un’opposizione sotto lo stesso segno populista, alleandosi con il M5S? O è più utile spogliarsi di ogni residuo di radicalismo e imboccare la strada di un riformismo maturo, di impronta liberal-socialista come con successo sta facendo in Inghilterra Keir Starmer? A questo bivio il Pd non è arrivato per una congiura delle circostanze, ma per evidenti e macroscopici errori di strategia politica”, aggiunge. “E solo la politica potrà portarlo fuori dal vicolo cieco in cui si è infilato. E stabilire una volta per tutte chi è e che ruolo vuole svolgere nella società italiana”, conclude.

LaPresse

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