Pd, piazza (non) del Popolo resta vuota: Renzi continua a pensare alle accozzaglie. Falsa partenza per la ‘nuova era’

I leader parlano di 70mila presenze. Le immagini li smentiscono

ROMA – “Che meraviglia piazza del Popolo! In tantissimi per ribadire la nostra differenza rispetto a chi vorrebbe un’Italia divisa e impaurita. Insieme per fare resistenza civile a questo Governo e per mettere al centro del nostro futuro i giovani, il lavoro, l’Europa”. Il Pd sceglie piazza del Popolo, a Roma, per protestare contro il governo Lega-5 Stelle. Ma si dimentica il popolo. Maria Elena Boschi fa festa, così come i suoi compagni di partito, parlando di una piazza piena e di 70mila presenti. Le immagini, impietose, raccontano altro.

Solo i reduci in piazza

Si sono mossi verso la Capitale solo coloro che militano attivamente nel Partito democratico. L’apparato, in sostanza. Coloro che tutto l’anno, in tutta Italia, si mobilitano per il centrosinistra. Che, non va dimenticato, non più tardi di 5 anni fa era sostenuto dal 40% degli italiani. I 70mila, in realtà, sono molti di meno. E dalle forze di governo partono inesorabili le prese in giro nei confronti dei democrat. La mobilitazione contro la ‘scellerata’ manovra finanziaria di Palazzo Chigi non c’è stata.

Messaggio ricevuto?

Tra le pieghe delle parole dei leader Pd, però, si percepisce una certa delusione. E Maurizio Martina, il segretario nazionale, ammette che c’è bisogno di ripartire da zero. “Da questa piazza voglio dire a tanti elettori di centrosinistra che non ci hanno votato il 4 marzo: abbiamo capito, adesso voltiamo pagina e dateci una mano”. Messaggio ricevuto, insomma.

Renzi continua a non ascoltare

Forse, però, Martina non aveva ascoltato bene le parole del suo predecessore, Matteo Renzi: “Carta dei progressisti per l’Europa? “Dentro il Pd e il centrosinistra siamo tutti d’accordo nel fare una alleanza che vada da Tsipras a Macron, che tenga insieme liberali, verdi e socialisti. Dall’altra parte ci sono i neofascisti di Le Pen, la destra irresponsabile di Matteo Salvini, la deriva estremista di Orban: di fronte a questi bisogna essere tutti uniti”. E’ esattamente quello che il popolo del Pd non vuole: le accozzaglie, le alleanze con i moderati, la confusione nelle posizioni politiche. Gli elettori democrat vorrebbero tornare a essere di sinistra. Ma Renzi sembra non averlo recepito.

Le parole di Zingaretti

A conquistare posizioni ci prova il governatore del Lazio, candidato annunciato alla segreteria, Nicola Zingaretti: “I 5 Stelle li ho sconfitti due volte, non sono parte della mia identità, ma rivendico il dovere dialogare con una immensa base elettorale che la lasciato il nostro partito e che ha colto nel M5s un approdo, che non voglio diventi permanente. Dobbiamo fare politica, cambiare politiche economiche e prendere in mano il tema di una nuova Europa. Un conto è picconare l’Europa, un altro conto è avere coraggio ammettere che questa Ue ha perso la forza della sua identità. Tra il 2005 e 2008 l’identità unitaria si è affievolita”, ha detto. Posizione che dal governo non possono che apprezzare. Il contrario esatto dei motivi per cui è stata convocata la manifestazione (flop) in piazza del Popolo. Che confusione.

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