Peculato, sequestrati 150mila euro ai dirigenti della Regione Sicilia

Peculato, sequestrati 150mila euro ai dirigenti della Regione Sicilia. Su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo

Foto LaPresse - Guglielmo Mangiapane

PALERMO (LaPresse) – Peculato, sequestrati 150mila euro. Ai dirigenti della Regione Sicilia. Su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo. Ad operare i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria del capoluogo siciliano. Che hanno dato esecuzione ad un provvedimento. Che è stato emesso dal gip del Tribunale del capoluogo siciliano.

Disposto il sequestro di 150mila euro

Che dispone il sequestro di 150mila euro nei confronti di Calogero Foti, dirigente della Protezione civile regionale. Ma anche di Gianluca Salvatore Galati Casmiro, già dirigente esterno della Regione Siciliana. E Pietro Lo Monaco, già dirigente di ruolo (oggi a riposo) della Regione Siciliana.

Sono tutti indagati di peculato

Le indagini infatti sono state svolte dalle Fiamme gialle. Sotto la direzione della Procura della Repubblica palermitana. Hanno consentito infatti di accertare che sette dirigenti (sei di ruolo ed uno esterno) della Regione siciliana. Tutti indagati per peculato, hanno percepito direttamente 590mila euro.

Violate le disposizioni

A titolo di compensi per gli incarichi cosiddetti aggiuntivi. Conferiti infatti loro dalla stessa amministrazione regionale. In violazione delle disposizioni che stabiliscono il principio del trattamento retributivo dei dirigenti pubblici.

Ecco cosa dice l’accusa

Le normative nazionale e regionale prevedono, infatti, che i compensi correlati agli incarichi conferiti ai dirigenti pubblici. In ragione del loro ufficio o comunque attribuiti dall’Amministrazione presso cui prestano servizio. O su designazione della stessa. Devono essere obbligatoriamente versati all’Ente di appartenenza del dirigente pubblico.

I dirigenti svolgevano incarico aggiuntivo

In particolare, all’epoca dei fatti, gli enti pubblici, le società partecipate e i privati presso cui i dirigenti regionali svolgevano l’incarico ‘aggiuntivo’. Avrebbero dovuto versare direttamente il 100% del compenso nelle casse della Regione Siciliana.

I soldi dovevano essere liquidati così

Che avrebbe provveduto per i dirigenti in posizione non apicale, a liquidare il 50% al dirigente. E a destinare l’altro 50% al trattamento accessorio della dirigenza. Per i dirigenti in posizione apicale, a destinare il 100% al trattamento accessorio della dirigenza.

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