Pernigotti, la Regione Piemonte valuterà l’acquisizione del marchio

La Regione Piemonte, attraverso la finanziaria Finpiemonte, verificherà “la possibilità di acquisire dalla Toksoz il marchio Pernigotti. Ma anche i suoi brevetti e lo stabilimento di Novi Ligure”

Foto LaPresse - Mauro Ujetto

TORINO (LaPresse) – Pernigotti, la Regione Piemonte valuterà l’acquisizione del marchio. La Regione Piemonte, attraverso la finanziaria Finpiemonte, verificherà “la possibilità di acquisire dalla Toksoz il marchio Pernigotti. Ma anche i suoi brevetti e lo stabilimento di Novi Ligure”. La Giunta, in questo caso, darebbe mandato a Finpiemonte “al fine di individuare un soggetto. Che rilevi l’azienda e garantisca la produzione sul territorio piemontese. Spetterà inoltre a Finpiemonte definire le clausole contrattuali. A tutela della continuità aziendale in Piemonte e dei connessi livelli occupazionali”.

Questo l’impegno preso con l’approvazione all’unanimità dell’ordine del giorno ‘La Regione acquisisca il marchio Pernigotti’. A prima firma Gianluca Vignale (Mns). Sempre all’unanimità, sono stati approvati al termine della seduta, gli ordini del giorno ‘Governo e Regione difendano lo stabilimento Pernigotti’, di Valter Ottria (Leu). E ‘Attivare le misure per scongiurare la chiusura dello stabilimento Pernigotti’. Presentato da Domenico Ravetti (Pd).

Pernigotti, la Regione Piemonte valuterà l’acquisizione del marchio

Nell’ordine del giorno di Vignale si ricorda che nel 2013 una procedura simile venne posta in essere per il marchio Sandretto. E che anche in altre occasioni la Regione Piemonte “è intervenuta acquisendo rami di azienda o marchi in liquidazione o in fase di chiusura e che è tutt’ora vigente una delibera della Giunta che dà mandato al Finpiemonte di procedere in tal senso”.

L’Odg di Ottria, invece impegna la giunta ad attivarsi sia per salvare il sito, sia per aprire urgentemente un tavolo di crisi, senza dimenticare una sollecitazione all’utilizzo della Cigs per l’aziende in crisi, “in modo da guadagnare il tempo necessario a raggiungere gli obiettivi citati precedentemente”.

Quanto all’ordine del giorno di Ravetti, come gli altri passato all’unanimità, impegna l’esecutivo regionale “ad attivarsi con ogni mezzo, nell’ambito delle proprie competenze, affinché non si arrivi alla chiusura dello stabilimento e al conseguente licenziamento collettivo”.

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